Giovedì, 28 Marzo 2024 | Login

Solo poche settimane Legambiente aveva inviato una nota al Ministero evidenziando dubbi e perplessità circa il  presunto processo erosivo in atto nella Baia di Isola Bella  ed il conseguente intervento di ripascimento artificiale finanziato.

Adesso sulla vicenda si registra anche la presa di posizione del Primo cittadino Mario Bolognari che ha inviato una nota ufficiale al Soggetto Attuatore del Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana ed al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare.

Nella nota Bolognari evidenzia le peculiarità della Baia di Isola Bella tracciandone anche una breve cronostoria.

“La baia di Isolabella, scrive Bolognari,  costituisce un contesto ambientale e naturalistico unico al mondo, oltre che possedere delle connotazioni paesaggistiche, geologiche e antropologiche di rara bellezza. Infatti, proprio per le caratteristiche sopra descritte

 - nel 1984 la baia è stata dichiarata monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio; - nel 1998 è stata istituita la Riserva naturale orientata “Isola Bella”, al fine di tutelarne il particolare valore paesaggistico;

- nel 2005 è stata inclusa tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) e il tratto di mare prospiciente la riserva è stato individuato come SIC denominato "Fondali di Taormina - Isola Bella" caratterizzato da praterie sottomarine di Posidonia oceanica, habitat prioritario di conservazione;

 - con decreto del 21 dicembre del 2015 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il SIC "Isola Bella, Capo Taormina, Capo S. Andrea" è stato designato Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea insistente nel territorio della Regione Siciliana.”

Un excursus necessario dal momento che l’intervento in questione sembra essere completamente scollegato dalla realtà della riserva.

“ Da un punto di vista sedimentologico, evidenzia infatti Bolognari,  la Baia di Isolabella non ha mai “sofferto” di un problema conclamato di erosione della spiaggia, in quanto l’equilibrio in atto, tra i sedimenti presenti nella baia, rappresenta proprio la peculiare caratteristica della stessa Isolabella, collegata a fasi alterne alla terra ferma dal sottile istmo generato dallo spostamento dei sedimenti in funzione della marea e delle correnti.”

La progettazione in corso di redazione  ha suscitato l’allarme delle associazioni ambientalistiche, dell’ente gestore e delle autorità preposte alla tutela.

“Infatti, prosegue Bolognari,  ancorché a conoscenza del fatto che la proposta progettuale scaturisce da una scheda ReNDiS proposta dall’Amministrazione di Taormina in passato, oggi gli indirizzi e gli intendimenti devono essere intesi come fortemente volti alla esclusiva “riqualificazione” ambientale costiera, mentre questa Amministrazione non può non esprimere forti perplessità sull’ipotesi avanzata. Infatti, gli eventuali interventi potrebbero mettere in serio pericolo i fondali di Isolabella, interessando, direttamente o indirettamente, le praterie di Posidonia Oceanica ivi presenti mediante l’immissione di sedimenti che, a causa dell’equilibrio oramai conquistato dalla linea di costa, andrebbe ad interessare i fondali prospicienti la baia e quindi quelli “protetti” dalla riserva e dai siti Rete Natura 2000 o, in diversa collocazione, far avanzare la linea di costa sino a far perdere la connotazione storica della baia. È quindi volontà di questa Amministrazione, conclude Bolognari , rappresentare la necessità di un approfondimento delle tematiche  evidenziate, nell’ottica di una azione di salvaguardia utile e ambientalmente compatibile con il sito in argomento, anche in un eventuale incontro di chiarimento e approfondimento per il quale ci si dichiara fin d’ora disponibili”.

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È una riserva naturale, è uno dei posti più belli al mondo ma per molti è solo una risorsa a cui attingere senza freni. Chissà se per noncuranza, avidità o semplice ignoranza! Perché la riflessione sorge spontaneamente per chi si trova a trascorrere una giornata nella baia dell’Isola Bella. Basta guardarsi intorno per notare che c'è più di qualcosa che stona con la bellezza del posto. 

Ad iniziare dal famoso hotel La Plage, già al centro di molte polemiche in passato per la moria di diversi pini marini, che oggi ha esteso il proprio lido e la zona bar occupando gran parte della spiaggia. Il tratto che rimane libero è affollata da bagnanti che si fanno largo con ombrelloni, accampamenti, colazioni a sacco.

Neanche il tempo di guardarti attorno e vieni subito avvicinato dai barcaioli. Ti vengono incontro, passano tra gli ombrelloni. Ti propongono un giro in barca, un tuffo alla baia delle sirene, un passaggio alla grotta azzurra.
Ti sdrai, non senza difficoltà, ed ecco che subito le massaggiatrici orientali vengono a proporti un massaggio. Sono tantissime, sono insistenti… a volte moleste.
Non vengono risparmiati neanche gli ospiti dei lidi, nonostante paghino una cifra che va dai 15 euro a persona per il lido classico fino a circa 70 euro per una sdraio deluxe alla Plage.
E così la giornata a mare all’Isola Bella anche se circondata da tanta bellezza può trasformarsi in uno spettacolo pietoso.
Capita addirittura di vedere turisti risalire con buste piene di ricci. Bottino di una ricca pesca in barba a tutte le normative vigenti. Ti chiedi allora dove siano gli operatori del Cutgana che gestisce la riserva e dovrebbe occuparsi della sua tutela.
I controlli sono pressoché inesistenti. Tavoli e sedie spuntano come funghi in pochi metri quadrati di spiaggia che, lo ricordiamo, è parte integrante della riserva.
Servono più controlli, servono presidi fissi per garantire ordine e sicurezza e molto probabilmente dovrebbe essere valutata la possibilità di fare pagare un ticket d’ingresso già alla spiaggia. Non basta tutelare solo l’isolotto. Bisogna tutelare l’intera area. L'interesse dei privati non può e non deve prevalere sull’interesse alla tutela dell’intera area della riserva naturale.

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I Carabinieri della Compagnia di Taormina nell’ambito dei servizi straordinari in corrispondenza dell’avvio della stagione balneare, hanno eseguito numerosi controlli a Taormina, in particolare nella rinomata “baia di Isolabella”, e sulle arre del demanio marittimo oltre che lungo la statale 114 che conduce alla predetta località.

L’operazione è stata condotta dai militari della compagnia di Taormina, con la partecipazione da militari del NAS di Catania che hanno verificato il rispetto delle normative sanitarie all’interno delle diverse rosticcerie, pizzerie e ristoranti della zona. Inoltre era presente una motovedetta d’altura di supporto al Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina che, nella circostanza, ha effettuato un monitoraggio dei fondali marini e da un velivolo del nucleo elicotteri Carabinieri di Catania.

I controlli condotti hanno permesso di identificare e multare per esercizio abusivo dell’attività di estetista numerose donne di nazionalità cinese che spostandosi lungo le spiagge offrono, talvolta anche in maniera insistente, massaggi ai bagnanti che frequentano il litorale.

Inoltre, con l’ausilio della Guardia Costiera della Locomare di Giardini Naxos sono state elevate numerose sanzioni ad imbarcazioni adibite a trasporto di persone per escursioni sorprese a navigare in area non consentita ed a trasportare un numero di persone superiore rispetto a quello permesso.

Un velivolo del nucleo Carabinieri elicotteri di Catania ha sorvolato costantemente l’intera costa da Furci Siculo sino a Giardini Naxos fornendo supporto al dispositivo impiegato nei controlli che ha visto l’impiego di oltre 30 militari delle varie specialità dell’arma dei Carabinieri.

Sono stati controllati 13 natanti da diporto e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di euro 3000 di cui 6 contestazioni per aver ormeggiato la propria unità nella zona “A” della Riserva Naturale Orientata “Isola Bella” in violazione dell’ Ordinanza nr. 116/2009 della Capitaneria di Porto di Messina, 2 verbali di per aver navigato  a motore accesso nella zona “A” della Riserva Naturale Orientata Isola Bella e 2 contestazioni ad altrettanti conduttori di natanti per aver trasportato un numero di persone superiori a quelle consentite.

Sono state identificate dieci cittadine di nazionalità cinese cui sono state elevate diverse contravvenzioni, per un totale di euro 1000, poiché esercitavano in forma ambulante l’attività di estetista senza essere in possesso della prescritta autorizzazione comunale.

Questi servizi, che verranno condotti anche per il resto della stagione estiva, sono tesi a garantire la sicurezza e la tranquillità dell’attività turistica che rende quest’area della Provincia di Messina particolarmente rinomata ed apprezzata dai turisti italiani e stranieri.

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Le attività di gestione mirate alla tutela, alla fruizione sostenibile, alla salvaguardia e alla valorizzazione di scrigni naturalistici come l’Isola Bella, la Perla del Mediterraneo che ogni anno richiama migliaia di turisti.

Tematiche che oltre 200 studenti del 2° Istituto comprensivo "Alessandro Volta" di Floridia, del Liceo scientifico statale "Enrico Fermi" di Paternò e della Scuola secondaria di primo grado "Quirino Maiorana" hanno approfondito nel corso di diverse visite guidate alla Riserva naturale orientata “Isola Bella” di Taormina, gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

Per una settimana, infatti, il Cutgana ha organizzato attività di formazione e visite guidate per celebrare l’Earth Day (Giornata della Terra), la più grande manifestazione ambientale del pianeta istituita il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.

“Il Cutgana ogni anno con una serie di iniziative ricorda questo momento in cui tutti i cittadini del mondo, fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo, si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia – ha spiegato la dott.ssa Emilia Musumeci, responsabile del progetto “ScuolAmbiente” del Cutgana –. Nel corso delle diverse giornate gli studenti hanno affrontato argomenti ancora poco esplorati e hanno sviluppato una maggiore sensibilità verso tematiche ambientali attuali come la tutela del meraviglioso patrimonio di Biodiversità presente sul nostro pianeta”.

Nella riserva “Isola Bella”, incastonata nella splendida baia di Taormina, gli studenti, hanno scoperto degli endemismi presenti sull’isolotto, ma hanno anche approfondito i temi dello stato di salute del mar Mediterraneo, l’inquinamento delle zone costiere, il grave problema delle plastiche presenti in mare e delle numerose specie aliene che in alcuni casi possono diventare invasive provocando gravi danni alle nostre specie.

A guidare gli studenti, oltre alla dott.ssa Musumeci, anche la direttrice della riserva naturale Anna Abramo e gli esperti Veronica Leotta, Domenico Catalano, Saverio Sciandrello e Giovanni Sturiale del Cutgana.

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Oltre 50 studenti del Liceo Scientifico e Linguistico "Caminiti" di Giardini Naxos hanno visitato la riserva naturale orientata “Isola Bella” nell’ambito della XXVII edizione della “Settimana della Cultura scientifica e tecnologica” promossa dal Ministero dell’Istruzione con il supporto organizzativo del Piano Lauree scientifiche.

Guidati dal direttore della riserva naturale gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania, Anna Abramo, e dal personale del Cutgana (Veronica Leotta, Giovanni Sturiale e Sergio Aleo), gli studenti delle tre classi dell’istituto di Giardini Naxos, coordinati dalla docente Giusi Costantino, hanno visitato l’isolotto alla scoperta della caratteristica specie endemica Podarcis sicula medemi, la lucertola dalla tipica colorazione rossa del ventre. Nel corso della visita guidata gli studenti hanno approfondito le attività di ricerca e di gestione dell’area protetta e hanno anche ammirato la particolarità paesaggistica dell’isolotto e la ricca avifauna marina e terrestre oltre le essenze endemiche di rilevante interesse scientifico presenti.

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Una sinergia tra gli enti per risolvere le problematiche della Riserva naturale orientata “Isola Bella” al fine di migliorare la promozione e la valorizzazione dell’area protetta in vista della prossima stagione estiva.

Un tema che è stato al centro del tavolo tecnico promosso dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania (ente gestore della riserva naturale) e che si è tenuto nei giorni scorsi nei locali dell’Ufficio Locale Marittimo di Giardini Naxos.

Presenti all’incontro il direttore del Cutgana, Giovanni Signorello – insieme con il vice del centro di ricerca universitario Guido Zanghì e del direttore dell’area protetta Anna Abramo – il comandante della Guardia costiera di Messina, Nazzareno Laganà, il comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Giardini Naxos, Cosimo Roberto Arizzi, il vicesindaco di Taormina, Andrea Raneri, e Maria Grazia Vanaria e Agostino Zumbo in rappresentanza del Parco archeologico di Naxos.

Il prof. Signorello ha evidenziato “le criticità che necessitano di soluzioni immediate in vista della prossima stagione estiva” sottolineando che “soltanto con un’attività sinergica tra gli enti interessati è possibile determinare un più significativo risultato”. E ha anche aggiunto che “prossimamente saranno organizzati dal Cutgana incontri analoghi anche con le associazioni e gli operatori locali”.

Sulla stessa linea il comandante Laganà che, dopo aver illustrato l'attività svolta sul territorio, ha rinnovato l’impegno della Guardia costiera per un’azione sinergica con il Cutgana al fine di rendere più sicura, anche con un maggiore controllo, l’area protetta. Il vicesindaco Raneri, invece, ha sottolineato “l'importanza dell'Isola Bella per il territorio di Taormina, considerata nel mondo la Perla del Mediterraneo” condividendo “la necessità di una più incisiva azione sinergica tra gli enti” e confermando “la collaborazione del Comune per la buona salute di un sito paesaggistico di così rilevante pregio”

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Educazione ambientale e rispetto dei principi di conservazione del patrimonio naturalistico. Sono stati questi i temi della “festa del mare” vissuta stamattina da oltre 80 studenti provenienti dall’Istituto comprensivo “Luigi Capuana” di Giardini Naxos e dell’Istituto comprensivo di Taormina grazie alla giornata ecologica “Un Mare da Amare” nella Riserva naturale orientata Isola Bella gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

Un’iniziativa, giunta alla quarta edizione, organizzata dalla sezione di Giardini-Taormina della Lega navale italiana in collaborazione con il Cutgana, Parco archeologico di Naxos, Guardia costiera di Giardini Naxos, Sea Spirit Diving Resort e dalla nota catena alberghiera Belmond Hotel presente nel territorio della “Perla dello Jonio” con due strutture.

“La giornata di oggi ha permesso agli studenti di approfondire la conoscenza della riserva naturale e del particolare valore naturalistico e paesaggistico che rappresenta nel mondo oltre alle attività di gestione dell’area protetta realizzate dal Cutgana, ente gestore dell’area protetta, finalizzate alla valorizzazione e alla conservazione dell’Isola Bella con lo sviluppo socio-economico dell’intero territorio” ha spiegato la direttrice della riserva naturale Anna Abramo alla presenza del presidente della Lni Giardini-Naxos Giuseppe Taibi, del comandante dell’Ufficio locale marittimo di Giardini Naxos Roberto Cosimo Arizzi e del direttore della riserva naturale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi” Domenico Catalano gestita dal Cutgana.

Ad accompagnare gli studenti le docenti Rossella Siciliano (Ic Taormina) e Daniela Nocera (Ic Giardini) degli istituti diretti da Carla Santoro e Maria Concetta D’Amico.

Sulla spiaggia gli studenti hanno trovato pochi rifiuti, solo qualche tappo di bottiglia e alcuni sacchetti di plastica trascinati a riva dal mare “frutto delle costanti operazioni di pulizia condotte dal personale del Cutgana” ha aggiunto Anna Abramo.

“L’iniziativa nata per bonificare la spiaggia antistante l’Isola Bella è stata così trasformata in una lezione di educazione ambientale, buona gestione del bene ambientale e di presidio di legalità” ha concluso il direttore della riserva naturale orientata Isola Bella.

 “L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto scuola 2016 rivolto alle istituzioni scolastiche e finalizzato alla sensibilizzazione della collettività, ed in particolare dei giovani, e al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente marino – ha spiegato Giuseppe Taibi – gli studenti, grazie alla visita di oggi lungo la costa dell’Isola Bella hanno potuto comprendere gli effetti dannosi prodotti dall’inquinamento della spiaggia e del mare”.

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Saranno gli studenti di Taormina i protagonisti della giornata ecologica “Un Mare da Amare” che si terrà lungo la costa adiacente l’Isola Bella, la riserva naturale orientata gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

L’iniziativa, in programma giovedì 13 ottobre, alle 9,30, giunta alla quarta edizione, è realizzata dalla sezione di Giardini-Taormina della Lega navale italiana (nell’ambito del progetto scuole “Giardini Naxos – Taormina ed il Mare” finalizzato al rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi, alla conoscenza del mare e degli strumenti della navigazione) con la collaborazione del Cutgana, del Parco archeologico di Naxos e della Guardia costiera di Giardini Naxos.

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Anche la Riserva naturale orientata Isola Bella è stata inserita nell’elenco dei “Siti di interesse geologico” che saranno istituiti come Geositi.

Con decreto del 20 luglio scorso (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il 2 settembre), l’assessore per il Territorio e Ambiente Maurizio Croce ha approvato le “Procedure per l’istituzione e norme di salvaguardia e tutela dei Geositi della Sicilia” con allegato l’elenco dei “Siti di interesse geologico” in cui figura anche la riserva naturale gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania con i geositi denominati “Capo Sant’Andrea-Unità di Capo Sant’Andrea” e “Isola Bella Sequenza Meso-Cenozoica dell’Unità di Longi-Taormina”.

I due geositi sono finalizzati a tutelare parte della riserva che si estende complessivamente per 10,49 ettari e include l’Isola Bella (zona A) e il Capo di Sant'Andrea ed il Capo Taormina (zona B). La successione litologica esposta nell’area della riserva appartiene a due distinte unità tettoniche denominate Unità di Taormina e Unità di Capo Sant’Andrea appartenenti al Complesso geologico “Kabilo - Calabride”.

Aree che rappresentano l’ossatura dell'Arco Calabro-Peloritano e geograficamente si identifica con i Monti Peloritani.

Le due unità tettoniche sono costituite da antichissime rocce metamorfiche con al tetto rocce sedimentarie prevalentemente carbonatiche. Le rocce metamorfiche di base sono costituite da Scisti cloritici-sericitici, e rappresentano un antico basamento cristallino di età Paleozoica che affiorano nelle aree più interne della riserva.

Il litosoma maggiormente presente (che costituisce anche l’Isola Bella, i faraglioni circostanti e il promontorio di Capo Taormina) sono i “Calcari e Dolomie” del Giurassico Inferiore.

Si tratta di Calcari detritici e calcari algali di colore bianco-grigiastro deposti sul fondo di un vasto bacino oceanico chiamato Tetide, ormai scomparso a causa della convergenza e della successiva collisione occorsa tra il continente africano e il continente europeo nel Tortoniano (circa 10 milioni di anni fa). Le rocce più “giovani” dell’area sono rappresentate dai calcari Micritici rossi in facies di “Maiolica” di età Giurassico superiore - Eocene Inferiore affioranti presso Capo Sant’Andrea.

Sono geositi quelle località o territori in cui è possibile riscontrare un interesse geologico, geomorfologico, paleontologico, mineralogico o altri interessi connessi con la natura geologica dei luoghi.

L'Isola Bella, considerata la "Perla del Mediterraneo", rappresenta un'area di straordinaria bellezza, dichiarata, nel 1984, monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio, mentre nel 1998 è stata istituita la Riserva naturale orientata “Isola Bella” al fine di tutelarne il particolare valore paesaggistico.

Nel 2005 è stata inclusa tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC). Il SIC denominato “Isola Bella, Capo Taormina, Capo Sant’Andrea”, esteso 21 ettari, è stato proposto in quanto “zona costiera di notevole valore paesaggistico con falesie che ospitano una tipica vegetazione rupicola ricca di endemismi”. Si estende su tutta la zona costiera calcarea, da Capo Taormina a Capo Castelluccio.  Anche il tratto di mare prospiciente la riserva è stato individuato come Sito di Interesse Comunitario, denominato “Fondali di Taormina – Isola Bella”, caratterizzato da praterie sottomarine di Posidonia oceanica, habitat prioritario di conservazione.

 

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Oltre 500 mozziconi di sigaretta depositati nei contenitori “Cenerino” disseminati lungo la spiaggia adiacente l’Isola Bella.

Sono i dati delle prime due giornate (30 e 31 luglio) dell’ottava edizione della campagna promossa da Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?” per proteggere il mare dall’abbandono dei mozziconi e sposata in pieno a Taormina dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania, ente gestore della Riserva naturale orientata “Isola Bella”.

Dal 30 luglio, e fino al 10 settembre, il personale del Cutgana – nell’ambito della campagna patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e supportata da Japan Tobacco International e dal Sindacato Italiano Balneari con il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto - invitano i bagnanti presenti lungo spiaggia dell’Isola Bella ad utilizzare i 3 posacenere da esterno, denominati “Cenerino”, per smaltire i mozziconi di sigaretta.

I tre contenitori sono stati posizionati all’inizio della spiaggia (a pochi passi dalla scalinata), prima dell’istmo e all’ingresso dell’isolotto. Il personale del Cutgana, inoltre, ha allestito un info-point (a pochi passi dall’istmo) per informare e sensibilizzare i bagnanti sulla tematica relativa all’abbandono dei mozziconi di sigaretta. Proprio i bagnanti sono stati, inoltre, coinvolti nelle attività di pulizia della spiaggia e differenziazione dei rifiuti.

Iniziative che il Cutgana svolge quotidianamente anche con interventi di pulizia straordinaria nel periodo compreso tra aprile e ottobre e che ha permesso, nell’ambito di un’attività di monitoraggio svolta lo scorso anno, di ripulire la spiaggia da 15 litri di mozziconi di sigaretta.

“Anche quest’anno abbiamo aderito alla campagna promossa da Marevivo perché riteniamo indispensabile continuare le iniziative di sensibilizzazione in tal senso perché la biodegradabilità della cicca da sigaretta è molto lenta, da 1 a 5 anni, e, inoltre, le cicche sono al primo posto tra i rifiuti presenti nei fondali del Mediterraneo” ha spiegato il direttore dell’area protetta, Anna Abramo.

Una problematica attuale che è stata inserita anche nel “Collegato ambientale” che prevede sanzioni amministrative che vanno da 30 a 150 euro per tutti i piccoli rifiuti individuati dalla nuova normativa (quali gomme da masticare o scontrini), ma che aumentano fino al doppio proprio in caso di abbandono di mozziconi, con multe che, in questo caso, possono arrivare fino a 300 euro.

Il direttore della riserva, inoltre, ha evidenziato “l’esigenza di classificare le cicche come rifiuto pericoloso anche per l’ambiente e la necessità di provvedere a una loro raccolta differenziata” oltre alla problematica dell’istmo dell’Isola Bella, “quel cordone sabbioso-ghiaioso che mette in collegamento l’isolotto con la terraferma e che dai primi mesi primaverili rappresenta il luogo preferito da molti visitatori, mentre in estate è sommerso o semisommerso dal mare”.

“Le cicche abbandonate in questa ridotta e vulnerabile porzione della riserva sono le prime a giungere in mare e quindi alterare il delicato equilibrio ecologico di flora e fauna marina” ha aggiunto Anna Abramo, la quale ha sottolineato l’impegno del Cutgana, ed in particolar modo degli esperti  Saverio Sciandrello e Veronica Leotta, nel mettere in campo misure preventive per evitare l’abbandono delle cicche, promuovendo iniziative e comportamenti che possano sensibilizzare cittadini, turisti e tutti coloro che vivono il mare e la spiaggia della Perla del Mediterraneo”.

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