Giovedì, 28 Marzo 2024 | Login

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno arrestato in flagranza di reato P.G., cittadino italiano 60enne, originario di Caltagirone (CT), per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia e hanno dato esecuzione a tre misure cautelari di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa per reati di genere.

I Carabinieri, allertati da una telefonata pervenuta al 112 per segnalazione di una lite in famiglia, in poco tempo hanno raggiunto l’abitazione indicata dalla vittima, cogliendo il reo in flagranza di reato, mentre strattonava una donna per impedirle di lasciare l’abitazione. La donna, in sede di denuncia-querela ha dichiarato di aver subito nel tempo reiterati maltrattamenti da parte dell’ex-convivente, che nella circostanza dell’ultimo episodio le avrebbe addirittura impedito di lasciare l’abitazione per tutta la notte, percuotendola fino al punto di tentare di strangolarla e minacciandola più volte. Il pronto intervento dei Carabinieri ha permesso d’interrompere l’azione criminosa e impedire che fosse portata a conseguenze ulteriori. La vittima, sebbene molto impaurita e scossa per l’accaduto, non ha riportato gravi ferite. Definito il quadro probatorio, il reo è stato arrestato ed al termine dell’udienza di convalida, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo.

 

A finire in manette anche un uomo 39enne, M.G. originario di Ragusa, che avrebbe compiuto reiterati atti vessatori nei confronti della propria convivente già dal 2017;  un cittadino tunisino, N.A., 51enne, che avrebbe maltrattato la sua compagna sin dal 2010 e un cittadino italiano, C.A. 51enne originario di Taormina, che avrebbe messo in essere ripetuti atti persecutori nei confronti di un congiunto per dissidi di natura privata.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti dei minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti, poiché conducono ad un immediato intervento di tutela. L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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Nella mattinata di martedì scorso, i militari della Stazione Carabinieri di Giardini Naxos (ME), in esecuzione all’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere, hanno arrestato il 37enne C. G., perché ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori, minacce, percosse, violazione di domicilio.

L’attività investigativa trae spunto da una denuncia della persona offesa, una donna cinquantenne di Giardini Naxos, presentata nel mese di marzo 2018. L’uomo, già gravato da un divieto di avvicinamento dal novembre 2018, dopo la conclusione del rapporto sentimentale, pur di recuperare la pregressa relazione, la pedinava, le scriveva, le telefonava ripetutamente cercando in ogni modo di tornar a far parte della vita della donna. In una circostanza nel mese di marzo l’uomo facendo accesso  all’interno dell’abitazione della vittima pretendeva di controllare il telefono dell’ex convivente; il giorno successivo la raggiungeva sul posto di lavoro chiedendo insistentemente con fare intimidatorio ed aggressivo di riprendere i contatti telefonici intimandole di “sbloccarlo sulle chat e sulle telefonate”.

Le indagini, prontamente avviate dall’Arma di Giardini Naxos, consentivano di riscontrare quanto denunciato dalla parte offesa, attraverso sommarie informazioni assunte da testimoni ed accertamenti tecnici di P.G. raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo che non si era arreso alla volontà della donna di porre fine alla loro relazione sentimentale, ragion per cui perseverava nelle continue minacce. L’attività d’indagine condotta nell’immediatezza dei fatti e coordinata dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Messina ha consentito di raccogliere, in pochi giorni, un quadro indiziario grave, tale da consentire l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

A seguito dell’emissione della misura i militari, grazie ad un intensa attività info-investigativa, hanno rintracciato ed arrestato l’uomo che al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la  casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti  poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.

L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

 

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I Carabinieri della Compagnia di Taormina, hanno arrestato a Savoca un 40enne, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti dell’ex convivente.

Nella notte di lunedì, la Centrale Operativa della Compagnia di Taormina ha ricevuto una richiesta di soccorso da parte di una donna ed ha inviato una pattuglia presso la sua abitazione. I militari, giunti sul posto, hanno constatato la presenza di un uomo che con tono di voce alto e bussando insistentemente al portone dell’abitazione della donna pretendeva di entrare. Anche dopo l’intervento dei Carabinieri,che tentavano di riportare l’uomo alla calma, questi, imperterrito, ha continuato a rivolgere alla donna parole ingiuriose e minacciose.

La vittima ha riferito ai militari che, poche ore prima, il suo ex convivente era già andato a casa sua e l’aveva aggredita fisicamente, aggiungendo di aver convissuto con lui per circa 4 anni e che gli episodi appena accaduti non erano gli unici. Altre volte infatti  nel corso della loro relazione, l’uomo era stato violento nei suoi confronti e proprio per questi comportamenti aveva deciso di porre fine alla convivenza. Anche nel gennaio 2019 i militari dell’Arma erano intervenuti, su richiesta della donna. In quell’occasione al culmine dell’ennesima lite il quarantenne, con un calcio aveva infranto il vetro della porta di accesso all’abitazione.

I Carabinieri hanno pertanto arrestato l’uomo per il reato di maltrattamenti. L’arrestato è comparso avanti al Giudice per le indagini preliminari che ha convalidato l’arresto operato dai militari e, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenendo sussistere le esigenze cautelari di reiterazione del reato, desumibili dalle stesse modalità delle condotte poste in essere nel tempo.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori, sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti  poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.

L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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I Carabinieri della Compagnia di Taormina, in Graniti, Taormina, Giardini Naxos e Calatabiano, nell’ultima settimana, hanno tratto in arresto 4 soggetti di cui 3 italiani ed un cittadino straniero poiché resisi responsabili a vario titolo di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, violenza privata, Stalking.
Nel primo dei quattro casi a finire in manette un cittadino calatabianese, classe’ 85 poiché i militari dell’Arma in seguito a complessa attività investigativa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina poichè l’uomo si era reso responsabile nei confronti dell’ex fidanzata, di cui non accettava il suo allontanamento, di atti persecutori, percosse, violenza privata e furto. Nel caso di specie le attività d’indagine condotte nelle immediatezze dei fatti e coordinate dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Messina hanno consentito di raccogliere, in pochi giorni, un quadro indiziario molto grave sfociato poi nella misura cautelare anzidetta.
In Giardini Naxos i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto un cittadino italiano, giardinese, classe’ 58 accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi in danno dell’anziana madre.
I militari infatti dopo essere intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, su indicazione della vittima, trovavano la donna in forte stato di agitazione e con evidenti segni di percosse. La donna riferiva ai Carabinieri di essere stata colpita per l’ennesima volta dal proprio figlio per futili motivi. La stessa traportata presso l’Ospedale di Taormina veniva riscontrata affetta da diverse ferite lacero contuse per cui otteneva una prognosi di giorni 15. L’arrestato al termine delle formalità di rito veniva tradotto presso il proprio domicilio in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria di Messina.
Solo qualche giorno dopo sempre in Giardini Naxos militari dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti in quel comune poiché un cittadino tunisino classe ’88 si era reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento nei confronti della propria compagna, anch’ella straniera, classe’ 76. I carabinieri dopo la segnalazione della donna, prontamente intervenuti sul posto, sorprendevano l’uomo allorquando, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, dopo aver sfondato la porta d’ingresso di casa picchiava selvaggiamente la vittima che, trasportata presso l’ospedale di Taormina veniva giudicata guaribile in giorni 15 a causa delle percosse ricevute.
Anche in questo caso l’aggressore è stato trattenuto presso il proprio domicilio per poi essere giudicato con rito direttissimo.
In Graniti i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto un sorvegliato speciale classe ‘89 poiché accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria compagna e violazione degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria.
I militari di Graniti infatti intervenuti su disposizione della dipendente centrale operativa sorprendevano l’aggressore al di fuori del proprio domicili in orario non consentito ed assistendo peraltro alle continue minacce proferite all’indirizzo della stessa donna e dei familiari di questa.
Anche in questo caso la donna visitata presso il locale nosocomio di Taormina otteneva 15 giorni di prognosi a causa delle botte ricevute.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.
L'immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell'affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.

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