Giovedì, 28 Marzo 2024 | Login

Sono in corso i lavori di pulizia e manutenzione del canale di gronda a Trappitello. Si tratta di una importante infrastruttura realizzata dopo l’inondazione degli anni Ottanta. Serve a salvaguardare l’intera frazione in caso di alluvioni.

“Da anni, afferma il primo cittadino Mario Bolognari, non si interveniva e quindi era necessario farlo.”

 Con delibera del 3 dicembre 2019 la Giunta comunale, su proposta dell’assessore Scibilia, ha stanziato fondi per 31 mila euro. Dalle foto si può notare l’accumulo di materiale che pericolosamente ostruiva il canale.

Si attende adesso anche l’intervento definitivo per la messa in sicurezza del torrente Sirina.

Solo pochi giorni fa la Presidenza della Regione siciliana ha reso noto il finanziamento della progettazione esecutiva per la messa in sicurezza.

Una buona notizia, coì come ha evidenziato l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal governatore Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, per tutta l’area del Messinese compresa tra Taormina e Giardini Naxos, che spesso ha dovuto fare i conti con gli ingenti danni causati negli anni dalle esondazioni del corso d’acqua. Ad aggiudicarsi la gara per le indagini geologiche e i servizi d’ingegneria il raggruppamento temporaneo di imprese coordinato dalla Eidos Consulting di Agrigento.

Tra gli obiettivi previsti la sistemazione dei terreni adiacenti fortemente degradati per consentire un più efficiente controllo dei deflussi superficiali, la rimozione dei detriti e la pulitura della sezione idraulica. Gli interventi che verranno adottati, evidenzia la nota della Presidenza della Regione, consistono nella realizzazione di briglie a pettine e nella collocazione di barriere di protezione passiva. Si procederà inoltre a una progressiva riduzione della velocità di ruscellamento attraverso la creazione di aree di calma, utili a spezzare l’energia idrodinamica e a limitare il trasporto di materiali a valle, nel rispetto degli equilibri idrogeologici del bacino.

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Con due distinte comunicazioni il Comitato amici delle contrade torna ad accendere i riflettori sulle condizioni di degrado in cui versano i canali di scolo presenti sul territorio di Castelmola e Taormina e i torrenti Sirina e Santa Venera Il Comitato si è rivolto direttamente al Prefetto chiedendo l’intervento immediato per la pulizia dei due torrenti che attraversano il centro abitato.

“Da mesi, denuncia il comitato, chiediamo un intervento mirato di pulizia senza tuttavia ottenere risposta. Il torrente Sirina, evidenzia il presidente Cesare Strazzeri, è ostruito da detriti di ogni tipo che ne ostacolano ilo normale deflusso delle acque. Una condizione di rischio per tutti coloro che devono percorrere la strada che costeggia il torrente e che rappresenta l’unica via percorribile. Il torrente Sirina per la parte ricadente nel territorio di Taormina non viene svuotato da almeno sette anni.”

Stesa identica situazione per il torrente Santa Venera, al punto che il letto è ormai a livello della sede stradale.

“Anche il torrente Santa Venera, si legge nella nota, ha più volte mostrato la sua potenza esondando in più punti e riversando le acque nel centro abitato di Trappitello.  Ancora nessuno, prosegue il comitato, ha mai pianto nessun morto. Dobbiamo spettare questo per essere ascoltati?”

Il grido di cui si fa portavoce il comitato è chiaro ed è disperato: noi non vogliamo morire.

Il Comitato chiede l’attenzione l’intervento del Genio civile, della protezione civile, dell’assessorato regionale. Di tutti gli enti che hanno la responsabilità ed il dovere di vigilare sull’incolumità pubblica.

“Vogliamo soluzioni concrete, conclude la nota, non missive di risposta di rimpallo di responsabilità. Abbiamo il diritto di vivere in un territorio in cui siano garantiti gli standard minimi di sicurezza da parte di chi ha gli strumenti per farlo.”

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C’è paura tra gli abitanti di Giardini, Taormina e Trappitello che si trovano a dover fare i conti rispettivamente con i torrenti S. Giovanni, Sirina e S. Venera.

Solo ieri pochi minuti di pioggia sono bastati ad ingrossare le acque del torrente Sirina creando notevoli disagi e danni. Un auto è stata trascinata dalla piena, il traffico è andato letteralmente in tilt, il vicino ospedale San Vincenzo è stato irraggiungibile per alcune ore, complice anche uno smottamento lungo la via Crocifisso.

A Giardini Naxos già in passato il torrente San Giovanni ha seminato panico e distruzione.  A Trappitello si trema ogni volta che piove per la pericolosità del S. Venera.

Una situazione di pericolo nota a tutti ma che ancora non ha registrato un intervento risolutivo.

L’ennesimo appello dopo quanto accaduto ieri arriva dal Comitato amici delle Contrade che da anni si batte affinché qualcuno intervenga.

“ Il comitato e tutti i suoi soci, si legge in una nota,  ribadiscono la pericolosità dei torrenti Sirina S.Giovanni e S.Venera.  Ieri in poche ore il Sirina ha dato prova della sua pericolosità trascinando in mare in auto, ma quale prova ulteriore aspettano Regione,Genio civile e Comuni? La situazione, evidenziano, è gravissima! Si possono verificare danni a cose e persone al prossimo temporale e i responsabili della nostra sicurezza cosa fanno, si chiede il Comitato, prendono tempo? Non c'è più tempo,  affermano.”

Infine l’invito, l’urlo di dolore “Dovete svuotare i torrenti oggi...non quando muore qualcuno!”

La verità infatti è che se fino ad oggi non c’è scappato il morto lo si deve solo alla fortuna o alla Provvidenza Divina.

Abbiamo ricostruito il corso dei torrenti Sirina e S. Venera grazie all’ausilio di google maps. Quello che vi mostriamo di seguito sono alcune immagini che mostrano la pericolosa vicinanza delle abitazioni al torrente. Molte si affacciano proprio sul greto. Non ci interessa indagare qui se siano abusive o meno, se potessero o meno essere costruite. La realtà oggi è che ci sono e gli interventi si rendono necessari e urgenti anche per questo. E’ necessaria una pulizia dei torrenti, una risagomatura degli argini. Ed hanno ragione gli amici del Comitato: bisogna intervenire oggi non domani quando sarà troppo tardi.

 

GUARDA GALLERIA FOTO

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Poco più di quindici minuti di pioggia sono bastati per ingrossare le acque del torrente Sirina.  Un fenomeno noto ormai che si ripresenta ad ogni temporale. Stavolta a farne le spese un’automobilista la cui auto parcheggiata sul greto del torrente è stata trascinata a valle dall’improvvisa piena. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco in attesa che arrivi una gru per recuperare il mezzo.  L’assessore ai lavori pubblici del comune di Taormina Enzo Scibilia fa sapere che il comune non ha competenza per intervenire sul torrente. Solo pochi giorni fa il Genio Civile aveva effettuato un sopralluogo ordinando la demolizione di un piccolo pontile che la piena del torrente ha comunque provveduto a distruggere. In un primo momento sembrava che il comune avesse disposto l’invio sul posto  di un mezzo meccanico per consentire la risagomatura dei margini del torrente dal momento che  molte delle abitazioni che si affacciano proprio sul Sirina risultano al momento inaccessibili.  L'assessore Scibilia ha però chiarito che gli interventi sono affidati ai Vigili del Fuoco.

AGGIORNAMENTO

Al momento risulta irraggiungibile anche l'ospedale San Vincenzo di taormina. La piena del torrente ha causato l'esondazione invadendo anche la principale arteria che conduce al presidio ospedaliero.

Lo comunica il primario del Pronto soccorso il dottore Mauro Passalacqua dal suo profilo social. Passalacqua scrive "Il Sirina, deviato e ristretto nel suo alveo è esondato ! Impossibile al momento arrivare in Ospedale!."

Non manca una nota polemica nei confronti di chi in questi anni ha deviato e ristretto il corso naturale del torrente con costruzioni e muri abusivamente realizzati.

AGGIORNAMENTO

I vigili del fuoco hanno accertato che tutte le abitazioni sono accessibili. Si segnala uno smottamento lungo la via Crocifisso.

Seguono aggiornamenti

 

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Ecco come si presenta stamani il Torrente Sirina dopo le abbondanti piogge di queste ultime ore. Un fiume in piena che ha travolto anche i sigilli posti dal Corpo Forestale che la scorsa settimana ha sequestrato l'area alla foce del torrente. C'è preoccupazione adesso per l'allerta meteo diramata dalla Protezione Civile per le prossime ore.

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Le criticità del territorio e le problematiche legate al torrente Santa Venera saranno al centro della trasmissione televisiva “Quinta colonna” in onda ogni lunedì sera su Rete 4 e  condotta dal Giornalista di economia da Paolo Del Debbio.

Il primo cittadino di Castelmola Orlando Russo è stato infatti invitato a prendere parte al talk show dalla redazione giornalistica che ha seguito con attenzione quanto accaduto nel territorio jonico soprattutto dopo l’alluvione del 9 settembre scorso.

Orlando Russo è stato chiamato ad evidenziare le criticità del torrente Santa Venera.

“Da anni, afferma Orlando Russo, porto avanti la battaglia a difesa del territorio di Castelmola e non solo, evidenziando le criticità del torrente  Santa Venera. Una vera e propria bomba ad orologeria. Non è possibile, ha aggiunto Russo, continuare così. Non si può avere paura ad ogni pioggia e non poter intervenire direttamente a causa della burocrazia. Sono stato invitato, ha proseguito, dalla redazione giornalistica di “Quinta colonna”  a discutere sulle criticità del torrente S.Venera e ritengo possa rappresentare un importante occasione per richiamare alle proprie responsabilità tutti gli enti interessati.”

Durante la trasmissione di lunedì saranno trasmesse in onda immagini, video e foto, che mostrano il torrente S. Venera ed i rischi legati ad una possibile esondazione.

In linea con il format della trasmissione saranno invitati ad intervenire telefonicamente sia i responsabili della protezione civile regionale che l’assessorato regionale al territorio e ambiente.

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Il sopralluogo da parte del genio civile a Giardini Naxos subito dopo gli eventi alluvionali del 9 settembre scorso ha spinto i tecnici a stilare una relazione nella quale vengono illustrate problematiche e possibili soluzioni per  i due corsi d’acqua ritenuti maggiormente pericolosi ovvero il Sirina e il San Giovanni.

In particolare i tecnici del Genio Civile hanno attenzionato due aree in cui l’evento meteorico eccezionale del 9 settembre ha determinato delle criticità. La parte fociale del torrente Sirina ed il tratto coperto del torrente San Giovanni.

Per quanto riguarda il torrente Sirina nella relazione i tecnici evidenziano come venga utilizzato dalla foce e per tutto il centro abitato in forma impropria per il collegamenti tra il  centro abitato di Giardini e quello di Taormina, costituendo pericolo per la pubblica incolumità come peraltro più volte segnalato proprio dal genio civile.

LA SITUAZIONE ATTUALE

“ Inoltre l’alveo risulta in parte sovralluvionato e occupato da opere abusive. In particolare, con l’evento calamitoso, sulla foce del torrente Sirina il materiale detritico trasportato dalla corrente ha travolto una passerella pedonale abusiva che collega le due sponde, realizzata da ignoti, cosi come segnalato dalla polizia municipale di Giardini Naxos, oltre ad alcune scale che, dipartendosi dall’alveo del torrente, collegano i fabbricati ubicati in sponda sinistra, ricadenti nel comune di Taormina.”

LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL GENIO CIVILE

“Considerato che ogni qualvolta si verificano eventi piovosi, sia pure di modesta entità, si sono venute a determinare situazioni di pericolo per la popolazione residente, a salvaguardia della pubblica incolumità, si ritiene necessaria la definitiva sistemazione idraulica del tratto del torrente che attraversa i due centri abitati, con muri d’argine e briglie, oltre la realizzazione di due ponti stabili che colleghino in sicurezza le due sponde del torrente, di cui uno nella parte fociale e l’altro più a monte in corrispondenza dell’ospedale Sirina.“

COSTO PRESUNTO DELL’OPERA

Euro 1.300.000,00

 

IL TORRENTE SAN GIOVANNI

“ Il torrente San Giovanni scorrendo perpendicolare alla costa, attraversa il centro abitato di Giardini Naxos in corrispondenza dell’omonima Chiesa. Lo stesso, pertanto, risulta attraversato da tutte le viabilità urbana ed extra urbana.

Nella parte terminale, il torrente, dal lungomare e per una lunghezza di circa 500 ml verso monte, è stato coperto mediante la realizzazione di uno scatolare la cui copertura è diventata viabilità urbana di vitale importanza per lo sviluppo del centro comunale. In particolare san Giovanni si immette nello scatolare con una sezione che negli eventi piovosi intensi, si è rilevata adeguata. Man mano  che si scende a valle e precisamente quando lo scatolare attraversa il ponte della  ferrovia, la sezione di deflusso si riduce sia per larghezza, sia per altezza.

Nel tratto di circa 80 ml, dalla intersezione con la via Nazionale verso monte, la sezione di deflusso dello scatolare in caso di eventi piovosi intensi come quello del 9 settembre scorso diventa insufficiente.”

E’ proprio questo che secondo i tecnici del genio civile ha determinato la fuoriuscita dalle grate-catidoie il materiale liquido  fangoso che ha poi invaso la ss114.

 

LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL GENIO CIVILE

Il genio civile propone la realizzazione di una vasca di decantazione a monte dello scatolare con una briglia a “pettine” al fine di fermare il materiale fangoso e soprattutto fermare il trasporto di materiale solido concausa dell’intasamento dello scatolare; adeguare la sezione idraulica dello scatolare per una lunghezza di circa 80 ml dalla ss114 verso monte mediante la sostituzione delle travi portanti esistenti di circa 120 cm di altezza con travi in acciaio di altezza minore; realizzazione di rampe d’accesso per le maestranze e per i mezzi d’opera idonei alla pulizia periodica dello scatolare. “

“La sezione idraulica così adeguata, sottolineano però i tecnici del genio civile, dovrà essere giustificata con un calcolo idraulico di verifica da sottoporre all’esame del genio civile. In caso di verifica negativa, fa sapere il genio civile, si dovrà procedere all’eliminazione della copertura e alla rimodulazione dell’assetto viario cittadino.

COSTO PRESUNTO DELL’OPERA

Euro 800.000,00

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Si è svolto stamani presso l’aula consiliare del comune di Giardini Naxos l’incontro voluto dall’On. Pippo Currenti per affrontare la problematica legata ai torrenti cittadini, il torrente S. Venera, il torrente Sirina e il torrente S. Giovanni. Una problematica che non riguarda solo Giardini ma che  coinvolge anche i comuni di  Taormina e Castelmola. Stamani all’incontro erano infatti presenti anche il sindaco di Castelmola Orlando Russo insieme all’assessore Stefania D’Agostino e l’assessore ai lavori pubblici del comune di Taormina Gaetano Carella. L’amministrazione di Giardini Naxos era invece rappresentata dal presidente del consiglio comunale Danilo Bevacqua   e dall’assessore Antonio Rizzo.

“Si è trattato, come ha spiegato l’on. Currenti, di un incontro interlocutorio tra i vari enti per tentare di iniziare un iter che possa portare alla risoluzione definitiva del problema, ovvero alla messa in sicurezza dei torrenti.”

La parola d’ordine che sembra essere emersa dall’incontro di stamani è “sinergia”. E’ chiaro infatti che è necessario vi sia tra tutti gli enti interessati la massima collaborazione.

Ecco perché la presenza del Comandante dell’ufficio locale marittimo il maresciallo Arizzi, dei dirigenti Azienda foreste demaniali Mario Bonanno e Fabrizio Oteri, del  responsabile dell’ufficio tecnico del Genio Civile l’ing Antonio Di Gangi.

“E’ necessario, ha affermato l’avvocato Antonio Catalioto consulente del sindaco Nello Lo Turco, evitare il contrasto tra enti. L’incontro di oggi, ha aggiunto, è propedeutico all’individuazione di un percorso che possa essere condiviso da tutti gli attori coinvolti.”

Gli amministratori comunali hanno esposto le difficoltà che giornalmente si trovano a dover affrontare nel difficile compito di tutela e messa in sicurezza del territorio. Un compito che a volte paradossalmente sembra ostacolato dalla burocrazia stessa. Ad esempio le problematiche legate allo svuotamento dei torrenti dal materiale in esubero ostacolato puntualmente dal diniego del Genio Civile che però come ha spiegato oggi l’ing. Di Gangi agisce seguendo la normativa. “ Il genio civile, ha affermato Di Gangi, non dice no allo svuotamento dei torrenti e al conseguente ripascimento delle spiagge  per capriccio. Il no, ha spiegato,  è dettato dalla normativa che vuole possa essere movimentata la terra all’interno del letto del torrente solo se questa viene ridistribuita nel torrente stesso. Il problema, ha aggiunto, non è quindi solo tecnico ma anche politico. E’ la politica che deve cambiare la normativa.”

L’obiettivo per tutti è comunque la messa in sicurezza dei torrenti e la conseguente salvaguardia della pubblica incolumità.

Al centro del dibattito la  relazione fatta proprio dal genio civile sullo stato in cui versano il torrente Sirina e il torrente San Giovanni. Nero su bianco il genio civile ha evidenziato problematiche e possibili soluzioni da seguire. Da qui dunque insieme, amministratori comunali ed enti interessati, hanno deciso di partire.

Il prossimo passo sarà la presa d’atto della relazione da parte dei consigli comunali di Taormina, Giardini Naxos e Castelmola che per l’occasione potrebbero anche riunirsi in una seduta straordinaria congiunta. Dopodiché l’avvio di una conferenza dei servizi che, ha affermato l’on. Currenti, "appare lo strumento più snello per avviare un azione concreta di messa in sicurezza.”

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Questa mattina il Corpo Forestale dello Stato ha proceduto a sequestrare l’area alla foce del torrente Sirina che ricade nel comune di Taormina.

I sigilli sono stati posti a seguito di alcuni lavori eseguiti per la sistemazione della foce e riguarderebbero la realizzazione di un opera muraria eseguita senza le necessarie autorizzazioni nonché il versamento di materiale di risulta per ripascimento tratto di spiaggia. Seguono aggiornamenti.

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