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venerdì, Gennaio 24, 2025

TAORMINA. PASQUA DI TRADIZIONI E CULTURA.

CulturaTAORMINA. PASQUA DI TRADIZIONI E CULTURA.

La Pasqua è festa cristiana per eccellenza. Non vi è paese o contrada in Sicilia, che non riattualizzi con cadenza annuale il momento della Passione del Cristo e in ogni luogo, il momento religioso e liturgico si lega indissolubilmente, al momento tradizional-popolare, fatto di usi antichi e gesti tramandati nel tempo. La Pasqua a Taormina, non rappresenta un’eccezione ma un’interessante differenza. In una tra le più note città turistiche siciliane, lo svolgersi del rito tradizionale si affianca a momenti più leggeri, influenzati dal clima vacanziero, che qui si respira ad ogni bella giornata di sole. Il Giovedì Santo, l’esposizione dei “frumentini” – graziose piantine ottenute dal germoglio del grano o da leguminacee come le lenticchie e simbolo del sepolcro cristiano – non più esclusiva delle chiese cittadine ma conquista nuovi spazi. Le piantine, portate in dono dai bambini delle scuole, escono al di fuori dello spazio religioso tradizionale, andando ad ornare alcuni degli angoli più belli della cittadina, come i gradoni della barocca Fontana del Duomo. Disposte in modo da formare armoniosi ornamenti, impreziosite da veli colorati e infiocchettate, ricordano caramelle e spingono locali e turisti, a scattar foto da inviare come cartoline. E che dire della Processione del Venerdì Santo – esperienza antica d’origine medievale, attestata già a partire dal XV secolo – in cui i turisti seduti ai tavolini dei bar, entrano a far parte del contesto sacro, in qualità di spettatori da platea. Sulla scena, le Vare del “Cristo alla Colonna”, del “Cristo nel Sepolcro” e del “Cristo Crocifisso”, sfilano lungo il Corso Umberto, al ritmo cadenzato dalle preghiere e dalle musiche luttuose della banda musicale. Momento altamente drammatico, dove l’acme è raggiunto con l’ingresso della “Madonna Addolorata”, sorretta dalle Consorelle del “Congregazione del Varò”. Chi assiste all’evento, comprende il legame forte tra Taormina e Maria. Perché essa, è città dedicata alla Madonna e la processione del Venerdì Santo, è prima di tutto, rappresentazione del dolore incolmabile della Madre che ha perso il Figlio. E l’esistenza della “Congregazione del Varò” – che dalla fine del 1800, è tutta al femminile con una vocazione che si tramanda di madre in figlia ed ha restituito vita alla “Chiesa del Varò” ed al culto di Maria ad esso collegato – rientra nella tradizione cultuale della cittadina. Città, Taormina, che è anche Museo tout court, ed in virtù del suo tessuto urbano perfettamente integrato con i suoi magnifici monumenti, ha scelto di ospitare prestigiosi eventi legati all’Arte in uno dei suoi edifici più preziosi: Palazzo Corvaja. Le sale dell’antico palazzo, la cui prima origine è araba, come la torre che si mostra austera innanzi a chi entra nella corte, dal 21 di marzo sino al 7 giugno, ospitano la genialità estetica del maestro della Pop Art, Andy Warhol. Le atmosfere medievali dell’edificio si fondono con i colori e le psichedelie dei quadri, delle copertine dei vinili o dei giornali. La mostra “Made in Warhol”, è un viaggio nella vita dell’affascinante e al di là degli schemi Warhol, originalità che viene confermata dalla proiezione dell’intervista che a lui fece, il giornalista Vanni Roncisvalle. Le opere esposte sono più di sessanta, provenienti dalla collezione Rosini-Goutman. E attratti all’ingresso dai barattoli di zuppa Campbell’s, quasi un antipasto di ciò che attende il visitatore, si resta ancora ammaliati dalle serigrafie di Marilyn Monroe, oppure dal volto di Liza Minnelli bellissimo con la peculiare nota rossa delle labbra. Ma vi sono tanti i personaggi famosi, ritratti nelle serigrafie di Warhol: Liz Taylor, Norman Fisher, Dennis Hopper, Greta Garbo, per citarne alcuni. La mostra organizzata dallo studio Soligo, curata da Giuseppe Stagnitta e Julie Kogler, con la consulenza scientifica dello psicologo d’arte Alberto Angelini, ha anche alcuni pezzi dal forte impatto sociale, e tra questi c’è “Cospiracy at Dallas” del 1982, opera che ripercorre il tragico assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy.

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