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RIVIERA JONICA. LE INIZIATIVE DELL'ASSOCIAZIONE AL TUO FIANCO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

RIVIERA JONICA. LE INIZIATIVE DELL'ASSOCIAZIONE AL TUO FIANCO PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE In evidenza

Anche questo anno, l’associazione “AL TUO FIANCO” , con la Presidente, Avv. Concetta La Torre, è presente sul territorio per la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne del 25 Novembre 2018. Sono tante le iniziative in programma.  Ritorna  puntuale la sesta edizione del concorso “Esprimi il tuo pensiero contro la violenza sulle donne” indirizzato agli studenti dei Licei classico e scientifico  di S. teresa di Riva e dell’I.I.S.S. Salvatore Pugliatti, sede di Furci Siculo. Un momento di prevenzione e sensibilizzazione. Il concorso si articola nelle sezioni: Prosa, Poesia e Grafica, ed è relativo ad approfondimenti della  superiore tematica.

L’incontro con gli studenti, anche per la premiazione dei vincitori del concorso,  avverrà giorno oggi 22 Novembre 2018, ore 9,00 , presso i locali della palestra del Liceo Caminiti-Trimarchi, in S. Teresa di Riva, alla presenza del Questore della Provincia di Messina, Dott. Mario Finocchiario, del Vice questore Aggiunto, Dott.ssa Rosaria Di Blasi e della Presidente del Centro Antiviolenza, Avv. Concetta la Torre, che affronteranno, insieme con i ragazzi presenti, la tematica della violenza di genere.Interverranno anche Vera Squatrito, mamma di Giordana di Stefano, uccisa dall’ex con 48 coltellate e Giovanna Zizzo, mamma di Laura Russo, uccisa dal padre alla età di 11 anni per ritorsione nei confronti della moglie; le due “mamme coraggio” porteranno la loro testimonianza ai ragazzi delle scuole per sensibilizzarli a riconoscere e prevenire i fenomeni di violenza.

“Il problema della violenza sulle donne, ha commentato l’avvocato la Torre, è un problema sociale, culturale e politico, che impegna tutti. Una società dove le donne vengono uccise solo perché si arrogano il diritto di scegliere, una società in cui gli uomini uccidono le donne perché non sanno accettare un NO, non è una società civile. E allora dobbiamo  impegnarci tutti;dobbiamo cominciare a lavorare con i giovani, che saranno gli adulti di domani; .dobbiamo insegnare ai ragazzi che l’amore non è possesso, e che la violenza, non è amore; che la violenza è l’incapacità di accettare un NO da una donna che ha deciso di dire basta.”

Altra manifestazione, organizzata insieme al Comune di Alì terme, denominata “NEANCHE CON UN FIORE” si svolgerà il 25 novembre , alle ore 15,00 proprio presso il comune rivierasco.

E’ prevista la partecipazione di tutti i cittadini dei comuni Jonici, che inizieranno una marcia silenziosa, con partenza dal lungomare zona Sud e con arrivo a Piazza Nino Prestia. Sarà presente anche il camper della Polizia di Stato.

La manifestazione proseguirà poi in Piazza Nino Prestia, con gli interventi del Sindaco di Alì terme, Dott. Carlo Giaquinta, del presidente dell’Associazione “Al tuo Fianco”,  Avv. Concetta la Torre, del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Dott. Roberto Conte, della Dott.ssa Rosaria Di Blasi, Vice Questore  Aggiunto della Polizia di Stato di Messina e di Vera Squatrito, madre di Giordana di Stefano.

Alla manifestazione parteciperanno tutti i Comuni della riviera jonica con l’esposizione del “Tappeto della Vita” progetto itinerante ideato dalla Amministrazione comunale di Mandanici, con l’assessora Anna Misiti.

E’ prevista anche la partecipazione di palestre e scuole di danza, degli studenti dei licei e di gruppi musicali per esprimere, in modo corale,  “NO” alla violenza sulle donne- 

Ricordiamo che il Centro Antiviolenza “Al Tuo Fianco”, opera ormai nel comprensorio jonico dal 2010, in modo fattivo.

 Gli operatori infatti sono reperibili senza alcun limite di orario, sul cellulare del centro, impegnati nell’ascolto telefonico delle segnalazioni della violenza, assicurando intervento immediato in caso di urgenze; sono inoltre presenti presso i locali del centro,in Furci Siculo, con turni settimanali, nella giornata del martedì e giovedì, per l’ascolto ed i colloqui di accoglienza, esaminando con gli esperti i casi segnalati e proponendo gli interventi necessari.

La violenza contro le donne, afferma la presidente del centroantiviolenza, avv. Concetta la torre, è un fenomeno che ha radici sociali e culturali profonde e va contrastato con un approccio integrato volto a scardinare stereotipi e discriminazioni ancora diffuse ai danni delle donne. E un fenomeno strutturale

E deve essere affrontato da tutti

Dallo stato che deve affrontare il problema con leggi specifche:

Dalla magistratura; perché non si possono dare sconti di pena a chi compie tali efferati delitti. perchè una sentenza giusta non restituisce alle madri le loro figlie,ma restituisce dignità al dolore . Che garantisca la celerità delle indagini, perché la lentezza della burocrazia scoraggia le donne che hanno denunciato; che intervenga con immediati ordini di protezione, perché le donne che denunciano devono essere e devono sentirsi tutelate. Dalle forze di polizia, che prevedano degli interventi immediati, dalle scuole, che devono prevedere progetti continui , per diffondere porprio tra i ragazzi la cultura della non violenza.

Dalle famiglie, perché noi genitori dobbiamo insegnare ai nostri figli la cultura del rispetto; alle nostre figlie femmine dobbiamo insegnare a pretendere il rispetto e a rispettare, e ai nostri figli maschi a sapere accettare un no.

Dobbiamo tutti impegnarci a diffondere la cultura della parità di genere. Noi donne dei centri antiviolenza  da anni siamo impegnate nella lotta al contrasto della violenza;’obiettivo fondamentale storicamente espresso dai Centri antiviolenza delle donne:è quello di promuovere sul territorio la trasformazione dell’impianto culturale da cui si genera la violenza , attraverso attività di formazione e di informazione e parallelamente quello di ’offrire accoglienza e supporto alle donne che hanno subito violenza. aiutando queste donne a riconoscere la violenza, perché a volte sono donne che si colpevolizzano, offrendo assistenza legale e psicologica gratutita,ma sopratutto insieme elaborare un percorso individuale di aiuto per uscire dal tunnel della violenza, e poter riacquistare così la stima di se stesse  e la fiducia nel futuro”.

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