In questo tempo si vive disordinatamente la fatica di diventare uomini proprio nei luoghi di riferimento come la famiglia, la parrocchia, la scuola, la politica, il lavoro ed il divertimento. La crescita umana resta impigliata nella rete di superficialità, di banalità, di frenesia e di avidità, di mancanza di cultura e di senso. Pertanto succede che non si riesce a capire quello che sta accadendo adesso. Sorgono dubbi, si fanno domande, si resta confusi. Purtroppo le fonti d’informazione spesso non aiutano, perchè considerano i fatti da una prospettiva di parte, li interpretano secondo una visione ristretta legata agli interessi del giornale, li manipolano in base all’opinione personale oppure facendo propaganda al potente di turno. Diventa prevalente il sospetto e non c’è modo di orientarsi nella marea di punti di vista diversi che non contribuiscono alla scoperta della verità, ma procurano frammentazione e dispersione per sovraccarico di giudizi, di valutazioni, di supposizioni senza prove, documentazioni, riferimenti oggettivi e pertinenti. Occorre, piuttosto, leggere con occhi attenti la storia di ogni giorno, le persone, gli eventi, gli incontri che si fanno per poter vedere la vita e sentire la forza che spinge in avanti. Nella vita occorre camminare alla luce della verità, comunicata dalla parola di Dio, ancora oggi, attraverso le vicende del popolo d’Israele, le testimonianze dei patriarchi e dei profeti, i libri storici e sapienziali, i vangeli e le lettere apostoliche. La comprensione della parola divina indica la via, là dove non ci siano pietre d’inciampo, motivi di scandalo, muri rialzati, porte chiuse e cuori induriti. Dio, che è venuto ad abitare in mezzo al suo popolo, esorta sempre tutti gli uomini ad andare oltre i confini, i limiti, le differenze, le apparenze e le appartenenze. La vita diviene un pellegrinaggio sulla terra, da viandanti in cerca della bellezza, e della felicità, insieme alle persone che si possono incontrare sulla strada per essere compagni di viaggio solidali, disponibili, aperti e pronti a farsi vicino, darsi la mano, assumersi la cura. E’ la possibilità di costruire la città a misura d’uomo, nella pace e nella giustizia, a sostegno dei più deboli e svantaggiati, a favore dei bambini e degli anziani, con l’apporto essenziale dei giovani, con gli spazi necessari al confronto, alla cultura, all’arte, alla natura, allo sport! E’ proprio vero che ogni persona deve cambiare il suo cuore, guardare al mondo intero e prendersi la responsabilità insieme della comunità umana universale, cercando la pace. Per questo è quanto mai urgente un impegno educativo, etico e politico della società civile per contrastare fortemente, prendendone le dovute distanze, sentimenti di ostilità, di disprezzo e di diffidenza, odi razziali e ideologie ostinate che dividono gli uomini e li oppongono gli uni contro gli altri, creano nemici e tramano insidie, alzano barriere e causano ingiustizie. Adesso è il momento opportuno per eliminare ogni forma di disuguaglianza a livello economico e sociale, ogni tipo di ambizione e dominio che sfrutta gli altri a fini egoistici e personali, utilizzando falsità e superbia, senza pudore alcuno, nè rispetto della vita stessa; c’è bisogno più di ascolto che di rabbia, più di reciproca comprensione che di avversione, di dialogo costruttivo che di pregiudizio, di accoglienza che di esclusione.