E’ bastato un semplice temporale estivo di venti minuti per creare problemi al manto stradale taorminese. Oramai sono passati quasi due mesi dalla fine dei lavori di bitumazione delle strade per l’incontro dei sette grandi della terra e ancora oggi la maggior parte delle grate e tombini dell’interland si trovano in una situazione a dir poco indecente. Tutte le grate presenti lungo la via Luigi Pirandello passando dal Capo Taormina sino ad arrivare a Porta Messina sono completamente occluse dal catrame in eccesso. Certo è che la poca pioggia caduta nella parte alta del paese si è trasformata in un fiume in piena lungo il tragitto, l’acqua infatti non è riuscita a defluire nelle tubazioni delle acque meteoritiche creando delle vere e proprie cascate anche nelle scale a ridosso delle strade. Una grande porzione di asfalto lungo la Pirandello è stata completamente sollevata dalla furia dell’ acqua . Taormina ha sempre avuto seri problemi con lo smaltimento delle acque piovane e dopo la mancata pulizia dei tombini il problema è seriamente aumentato, tanto che la gente si chiede preoccupata “cosa accadrà quando inizieranno le grandi piogge di ottobre?” La cittadinanza attende un lavoro celere di ripulitura degli scoli per evitare che al prossimo temporale si possano verificare gli stessi inconvenienti visti domenica scorsa. Il taorminese e il semplice turista aspettano una celere risposta da chi di competenza, fiduciosi comunque, che i pezzi di asfalto saltato non vengano venduti sulla famosa piattaforma di aste online come souvenir del G7.