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giovedì, Novembre 7, 2024

AUTOSTRADE SICILIANE. Il progetto per la frana di Letojanni bloccato per colpa del Ministero. Lo affermano le parlamentari di Fratelli d’Italia

AttualitàAUTOSTRADE SICILIANE. Il progetto per la frana di Letojanni bloccato per colpa del Ministero. Lo affermano le parlamentari di Fratelli d’Italia

“Se le condizioni delle nostre autostrade sono disastrose lo si deve principalmente alla totale mancanza di programmazione della precedente gestione del Cas su manutenzioni ed opere.”Rispondono così alle accuse del Movimento 5 stelle le deputate di Fratelli d’Italia, Elvira Amata ed Ella Bucalo, rispettivamente parlamentari all’Ars e alla Camera.

“L’attuale governo regionale, evidenziano le due parlamentari, in poco tempo, è riuscito superando diversi ostacoli a far si che oltre 30 lavori fossero mandati in gara. È vero anche che molti progetti, però, sono ancora in stand by. Ma la responsabilità è da ricondursi al Ministero delle Infrastrutture che sta bloccando da mesi ben cinque progetti del Consorzio per diversi milioni di euro, che sarebbero impiegati per la manutenzione del manto stradale, i bypass e soprattutto per risanare la situazione posteriore alla frana di Letojanni per il cui progetto sono stati stanziati circa 20 milioni di euro. Tutto fermo.” 

I soldi dunque ci sarebbero, ben 20 milioni ma tutto è fermo per responsabilità del Ministero delle Infrastrutture.

“La responsabilità, affermano Amata e Bucalo, è del Ministro Toninelli”. “Gli attacchi speculativi della deputazione 5 Stelle al Governo regionale, proseguono,  pongono in evidenza l’inadeguatezza di un movimento che, nonostante veda suoi rappresentanti nelle Assise legislative già da due legislature e oggi è persino forza di Governo (nazionale) non ha ancora compreso quale enorme differenza intercorra tra il protestare e l’amministrare seriamente. Non c’è spazio per la demagogia”.

“Presenterò urgentemente, conclude l’On. Bucalo,  un’interrogazione al Ministro Toninelli perché, e questo non è che l’ultimo esempio, la Sicilia continua ad essere ignorata. Porti, ferrovie e autostrade, anche con questo governo che avrebbe dovuto rappresentare il cambiamento, continuano ad essere fanalino di coda di un’Italia sempre più a due velocità. Oggi come ieri, sono state messe da parte, anzi colpevolmente dimenticate, le esigenze di un meridione che mai come in questo momento, ha urgente bisogno di infrastrutture e lavoro”.

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