L’anno passato La Bottega degli Attori ha cominciato a dicembre, quest’anno ha preferito partire dopo, visto che l’autunno è stato carico d’impegni. Ma una cosa è certa: la fantasia di Carlo Barbera colpisce ancora una volte con la realizzazione i un nuovo spettacolo, che andrà in scena a Nizza di Sicilia il 21 gennaio prossimo e verrà replicato a Santa Teresa di Riva il 28, due domeniche, entrambi gli spettacoli alle ore 19.00, in due biblioteche comunali ed entrambi a offerta libera. “Il tutto è nato per gioco” ci racconta Carlo “da un tavolo vecchio, che Natalia stava riempiendo di disegni simpatici di animali, quando mi suggerisce di scrivere qualche ballata. Il giorno dopo ho cominciato ed è nato Fabula, il nuovo teatro canzone, in cui racconto tutta una serie di storie di animali, che, ovviamente, simboleggiano vicende umane”. Dunque, dopo sette anni, dai tempi di “Malarazza”, storia di omini e di scecchi, Barbera torna a ripercorrere le tracce del grande Esopo, scrivendo tutta una serie di storie nuove, originali, in cui sono protagonisti gli animali. Natalia Silvestro ha curato la scenografia e lo affiancherà sul palco nei panni della cuntastorie, mentre il canto sarà a lui affidato. Carlo Barbera ci ha lavorato a lungo non soltanto sui testi, ma anche sulle musiche, che si svincolano dalla tradizione cento per cento osservante e vanno in direzioni più late, come testimonia il cd che ne è nato e che sarà proposto all’interno delle serate, sperando che non rimangano solo due. Singolare anche la scelta di proporre lo spettacolo in due biblioteche, quella di Nizza, più volte sede di manifestazioni organizzate da La Bottega, e quella di santa Teresa, dove Barbera e compagni si sono diverse volte esibiti. “Vogliamo stare tra i libri e sentirne il calore” dice Barbera “nonostante le difficoltà che nascono dal non essere sul palcoscenico e dal non potere imporre un biglietto d’ingresso. In mezzo a carta e cultura millenaria ci sentiamo protetti, come se ci fosse un’ovatta che ci circonda: l’ovatta di chi prima di noi ha usato la parola per raccontare il mondo. Un libro ti salva la vita e noi cercheremo di farcela salvare. Vogliamo che la gente passi tra questi e si ricordi che la carta non serve solo per avvolgere il cibo o i regali, ma soprattutto per migliorare l’uomo. Così, non potendo sbigliettare, continueremo con la pratica dell’offerta libera, che più volte abbiamo proposto e che ci ha dato comunque soddisfazioni, perchè chi viene ai nostri spettacoli è gente che ama il teatro e quindi sa come si costuma e che bisogna gratificare gli artisti anche dal punto di vista economico. Vogliamo che le biblioteche siano frequentate almeno quando ci sono eventi, visto che vanno sempre più deserte”. Le due serate serviranno anche per testare uno spettacolo che Barbera porterà in scena l’estate prossima e che per questo debutto viene prodotto come Teatro dei Folletti, una delle due sigle gestite dall’artista nizzardo. Il divertimento è dunque assicurato, ma anche la riflessione, perchè si ragionerà sui vizi dell’uomo e su come, nel rapporto con l’animale, questi vengano fuori in tutta la loro drammaticità.