Il giudice dell’udienza preliminare di Messina ha disposto il rinvio a giudizio per 51 dipendenti nell’ambito dell’inchiesta sui ‘furbetti del cartellino’ al Comune di Furci Siculo. Il gup ha disposto anche il proscioglimento parziale per uno degli indagati. L’inizio del processo e’ stato fissato per il 3 luglio 2019.
Al centro dell’udienza preliminare i risultati di un’indagine condotta dagli agenti del commissariato di Taormina e coordinata dalla procura di Messina. Secondo l’accusa alcuni dipendenti arrivavano al lavoro per poi allontanarsi senza far risultare, tramite la marcatura del badge, la relativa assenza. Sempre secondo l’accusa alcuni dipendenti avrebbero affidato ad altri colleghi il proprio badge segnatempo per strisciarlo all’ingresso del Comune.
Gli indagati erano 65: tre quarti degli 85 dipendenti del piccolo Comune. Cinquantuno di loro saranno giudicati in dibattimento, come disposto dal gup di Messina Daniela Urbani. Uno addirittura aveva lavorato solo per un giorno su 26: questo uno dei dati più eclatanti emersi dell’inchiesta che ha portato oggi ai rinvii a giudizio. Il commissariato di polizia di Taormina ha svolto indagini per un mese, monitorando gli spostamenti dei dipendenti con telecamere e pedinamenti.