Verrà presentato venerdì 23 settembre (ore 18.30) presso il Castello di Schisò a Giardini Naxos il volume di Fabrizio Fonte «L’inchiesta Merra – La prima operazione antimafia nella Sicilia autonoma». Alla presentazione prenderanno parte Fabio Granata e Nello Musumeci (Presidente della Commissione Reg.le Antimafia), coordinerà Giuseppe Leotta. L’evento culturale si inserisce nella sesta edizione di Naxoslegge che vede nelle vesti di direttore artistico la poliedrica Fulvia Toscano. In particolare la presentazione de «L’inchiesta Merra» è stata inserita nella sezione «Naxoslegge … la legalità».
«Nel 1959, a seguito dell’«inchiesta Merra» (fortemente voluta dal primo «Governo Milazzo»), si registrò un deciso cambiamento di rotta nella gestione dell’«Ente per la riforma agraria siciliana» (Eras). Il 99% dei funzionari dell’Ente era stato, infatti, assunto per chiamata diretta e rispondeva spesso agli interessi della mafia, che regolarmente frequentava, con alcuni suoi uomini di spicco, gli uffici centrali di Palermo per rimarcare tutto il suo peso nella gestione della riforma agraria. Con l’avvento del nuovo corso politico «milazziano» fu, invece, possibile estromettere alcuni capimafia dai Consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica e di istituire una Commissione, presieduta per l’appunto dal giudice Pietro Merra, sulla gestione dell’Eras. La Commissione nel giro di soli tre mesi porterà alla luce una diffusa mala gestio, avallata ovviamente dai vertici dell’Ente, a partire dall’acquisto di terreni per la riforma agraria a quattro o cinque volte il loro reale prezzo di mercato. I risultati della Commissione portarono immediatamente alla sostituzione della governance dell’Eras, ma vennero, politicamente prima e penalmente dopo, insabbiati. Il riportare alla memoria le vicende legate all’«inchiesta Merra» è certamente funzionale per abbattere alcuni stereotipi e, soprattutto, per mettere in risalto un esempio positivo di quando la politica siciliana ha voluto contrastare con efficacia la mafia».
Fabrizio Fonte, giornalista, è laureato in «Scienze della Comunicazione». È autore di diversi saggi e di numerosi articoli di natura politica, economica e culturale per diverse testate giornalistiche regionali e nazionali. È stato insignito del Premio alla Cultura «G.M. Calvino» nel 2014 e del Premio letterario «La Campana di Burgio» nel 2015. Presiede, infine, dal 2014 il «Centro Studi Dino Grammatico».