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IL CORTO SHARIFA IL 6 MARZO IN ONDA SU ANTENNA SICILIA

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Il cortometraggio SCHARIFA, per la regia di Fabrizio Sergi, prodotto da “La Zattera dell’Arte” verrà messo in onda sabato 6 marzo 2021 nell’ambito del programma CINEMA IN TV, alle 22:25 sulla rete «Antenna Sicilia», Canale 10 del Digitale terrestre. ​

L’Associazione “La Zattera dell’Arte” diretta da Nini Panzera così come riportato dal suo statuto:

«Promuove attività culturali nel campo del cinema, della musica, della fotografia e delle arti visive, attraverso la produzione di specifici progetti. Raccoglie l’eredità culturale dell’Associazione Milani, attiva per quasi trent’anni a Messina, disponendo anche dell’imponente materiale posseduto dall’associazione ormai sciolta. Da segnalare gli importanti Centri di documentazione su Giuseppe Tornatore e Giuseppe Berto, a cui possono attingere liberamente informazioni quanti intendono approfondire l’attività del regista siciliano e dello scrittore veneto. […] L’associazione si avvale della collaborazione di professionisti nei vari ambiti che identificano l’attività dell’associazione».

Il corto SHARIFA è stato presentato nel 2019, proprio alla “Casa del Cinema” di Taormina nel prestigioso e restaurato palazzo dell’ex pretura sul Corso Umberto, inserito nel programma di “CineMigrare” organizzato e diretto da Cirino Cristaldi e Giampiero Gobbi, fortemente sostenuto dalla Fondazione Taormina Arte-Sicilia.

La “Casa del Cinema” di Taormina, con l’accogliente sala proiezioni – in era pre Covid – era diventata il salotto che ha ospitato e permesso proiezioni, interviste, incontri, in un interessante scambio culturale. Auspichiamo quindi che presto possa riaprire le porte.

In quell’edizione di “CineMigrare”, i vari focus vertevano sul mondo delle migrazioni, sul ruolo e sulla centralità del Mediterraneo. Non tralasciando la responsabilità che l’intera Europa deve avere nei confronti della violazione dei diritti umani, sulle strategie tattiche e sulle attuali visioni geopolitiche in merito a quello che viene considerato un «problema di portata epocale». Si tratta infatti di fare una scelta imprescindibile, ossia scegliere il corso del «Neoumanesimo» oppure fingere che qualcun altro si occuperà della questione.

A conclusione della tappa taorminese, è stato dunque ospite il regista Fabrizio Sergi, con SHARIFA, che in quell’occasione ha dichiarato:

«Si tratta di una storia commovente, che al suo interno presenta accenni alla letteratura pirandelliana, raccontando in maniera toccante il percorso di integrazione dei giovani migranti».

Fabrizio Sergi, che consideriamo «nostro» per prossimità territoriale e per influssi culturali, può essere definito regista neorealista con produzioni «tutte» siciliane. Possiede, anche, l’innata ironia del siciliano ‘contastorie’ unitamente al senso poetico dato alla vita che, in SHARIFA, si mostra attraverso il muto dialogo tra Omar e la luna.

Perciò mi piace riportare un passo tratto da L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica di Walter Benjamin, 1936, quanto mai valido per descrivere le enormi potenzialità del cinema:

Il film non ha ancora percepito il suo vero senso, le sue possibilità… Esse consistono nella possibilità che gli è peculiare di portare all’espressione con mezzi naturali e con una capacità di convincimento assolutamente incomparabile ciò che è magico, meraviglioso, sovrannaturale.

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