Si svolgerà domani venerdì, 22 febbraio, il terzo incontro del progetto “Conoscere Messina per amarla. Nell’arte l’identità da ritrovare”, promosso dal Soroptmist Club di Messina, condiviso con molti club service e associazioni che operano in città, con il patrocinio del Comune, dedicato soprattutto agli studenti delle scuole superiori.
L’appuntamento è a Palazzo Zanca, Salone delle Bandiere, alle ore 10,00.
Tema dell’incontro “I forti Umbertini”. Interverranno Vincenzo Caruso che relazionerà su “La Fortificazione permanente dello Stretto di Messina”; Nino Principato “L’architettura dei forti umbertini”; Giuseppe Arilotta “ I forti umbertini del versante calabro”.
Obiettivo del progetto è quello di porre particolare attenzione ad alcuni beni culturali più rappresentativi della città al fine di diffonderne la conoscenza e accrescere in tal modo il senso di appartenenza alla città delle giovani generazioni.
In questo caso l’incontro accenderà i riflettori sui forti umbertini. Le 22 batterie facenti parte del sistema difensivo dello Stretto di Messina, realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito tra il 1884 e il 1914 con lo scopo di difendere una parte del territorio meridionale, dislocate nella città di Messina nella costa siciliana e Reggio per la regione Calabria.
Le prime fortezze ad essere costruite furono il Forte Polveriera (Masotto) e il Forte Matiniti Superiore (Siacci) rispettivamente sulla sponda messinese e calabrese. L’ultima fu quella di Sbarre, posta a sud di Reggio, che fu ultimata nel 1914, a ridosso dell’inizio della I Guerra Mondiale.
Il progetto si propone di stimolare l’amore per la città ed esortare l’impegno di coloro che istituzionalmente ne hanno titolarità, attraverso l’esplorazione e il monitoraggio della condizione attuale di tali beni, della qualità urbana circostante e del grado di accessibilità e fruizione.
Gli incontri proseguiranno nei prossimi mesi. Ecco i successivi temi che verranno affrontati: 7 marzo 2019 la Zona falcata e la Cittadella, 5 aprile l’architettura eclettica post-terremoto, 17 maggio il gran camposanto.
L’incontro è aperto alla cittadinanza.