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lunedì, Settembre 9, 2024

SANTA TERESA DI RIVA. LA CULTURA CLASSICA PROMUOVE I TERRITORIO. L’INIZIATIVA DEL LICEO CLASSICO

CulturaSANTA TERESA DI RIVA. LA CULTURA CLASSICA PROMUOVE I TERRITORIO. L’INIZIATIVA DEL LICEO CLASSICO

Si svolgerà venerdì 5 e sabato 6 giugno la Prima Edizione del Simposio di Primavera a cura del Dipartimento di Lettere del Liceo Classico Trimarchi di S. Teresa. Due giorni dedicati alla cultura classica con lo scopo di promuovere il territorio. La prima edizione sarà infatti ospitata dal comune di Casalvecchio Siculo. Una scelta che, come ha spiegato il Dirigente Scolastico Carmela Maria Lipari, mira a portare la scuola fuori dalle mura dell’istituto per immergersi nel territorio e riscoprire e valorizzare luoghi e simboli troppe volte dimenticati. Un edizione dedicata alla figura della donna greca tra mito e scienza.  In particolar modo sarà analizzata la figura di Ipazia di Alessandria, scienziata del IV secolo d.C. Viene considerata  la più celebre matematica e filosofa dell’antichità. All’età di 31 anni assunse la direzione della Scuola neoplatonica di Alessandria. Insegnante di matematica e di filosofia, divenne un’autorità e un indiscusso punto di riferimento culturale nello scenario dell’epoca. Era donna e intellettuale, intelligente, colta,  libera pensatrice e di religione pagana e proprio per essere stata una libera pensatrice venne uccisa barbaramente. A lei sarà dedicata una Lectio Magistralis a cura della Prof.ssa Paola Radici Colace, Ordinario  di Filologia Classica dell’Università degli Studi di Messina. Location della prima giornata la Chiesa dei S.S Pietro e Paolo D’Agrò. Dopo la Letio Magistralis è prevista la proiezione del film su Ipazia “Agorà” del 2009 di Alejandro Amenàbar. La seconda giornata del Simposio si svolgerà invece in Piazza Ten. Elia Crisafulli dove si andrà in scena la  rappresentazione teatrale “Clitennestra: Ritorno in Aulide” a cura del Laboratorio Teatrale e dell’Orchestra del Liceo Classico. La regia è del Prof. Sergio Foscarini che ha curato anche i testi. “La storia del mito, spiega la dott.ssa Lipari, partendo dai testi di Eschilo e Euripide,  passa attraverso  l’opera di Franca Rame “Lo stupro”. Il risultato, prosegue,  è una contaminazione originale tra più opere classiche e una moderna,  che tende a mettere in luce il tragico fenomeno del femminicidio.” Responsabile del progetto, nato su proposta del  Dipartimento di Lettere guidato dalla prof.ssa Maria Belardi e  seguito dalle docenti Giuseppina Pitini, Raffaella Villari, e Sabrina Fara, è la professoressa Maria Rosaria Briguglio.

 

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