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venerdì, Gennaio 24, 2025

SANTA TERESA DI RIVA. STUDENTI E MIGRANTI A CONFRONTO SUI TEMI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’ACCOGLIENZA

AttualitàSANTA TERESA DI RIVA. STUDENTI E MIGRANTI A CONFRONTO SUI TEMI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’ACCOGLIENZA

Pensare e fare quotidianamente integrazione interculturale è stato il tema dell’incontro dal titolo “Storie migranti” che si è svolto presso il Liceo Classico di Santa Teresa di Riva, grazie alla collaborazione con gli operatori del Consorzio Calatino, Società Cooperativa Sociale ONLUS, Ente gestore di molti centri di accoglienza siciliani, compreso il C.A.R.A. di Mineo.
Per gli alunni delle classi I B, II B e IIIC è stata un’opportunità significativa per imparare, direttamente da chi opera nel settore, come in Italia si affronta il problema della prima e della seconda accoglienza degli extracomunitari, che hanno la fortuna di arrivare vivi nel nostro Paese.

Carmelo Brazzante, coordinatore dello SPRAR (Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Calatabiano ha spiegato la differenza con il C.A.R.A., il Centro di Accoglienza immediata per Richiedenti Asilo in attesa dell’esito della procedura di richiesta della protezione internazionale, nel quale l’ ospitalità non dovrebbe eccedere i 35 giorni, oltre i quali il richiedente asilo dovrebbe ricevere un permesso di soggiorno della durata di tre mesi, rinnovabile di tre mesi in tre mesi fino alla definizione della richiesta di asilo.
Gli SPRAR, invece, costituiscono una rete di centri di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale, ossia rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria. Si tratta di un Servizio Centrale, che opera attraverso centri locali gestiti dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), in seguito ad una convenzione stipulata con il Ministero dell’Interno. Qui i rifugiati usufruiscono di servizi quali assistenza sanitaria, assistenza sociale, attività multiculturali, mediazione linguistica e interculturale, orientamento e informazione legale, servizi per l’alloggio, servizi per l’inserimento lavorativo, servizi per la formazione.
“In questo percorso, spiega l’assistente sociale Maria Rita Pafumi, ogni singola persona accolta viene seguita attraverso l’attivazione di un percorso individualizzato per renderla sempre più autonoma e in grado di badare a se stessa dal punto di vista della salute, dell’integrazione sociale e si spera anche lavorativa.”
In tale ottica risulta fondamentale l’alfabetizzazione linguistica, almeno di livello A2, in quanto questi giovani, che provengono per lo più dall’Africa e dall’Asia, seppur abili a parlare almeno due lingue, non conoscono l’Italiano. Ecco perché la docente di Lingua italiana, Crivezia Prestandrea, ha illustrato il percorso di formazione linguistica che realizza ogni giorno presso lo SPRAR con l’obiettivo di insegnare le basi della nostra Lingua, importantissima per coloro che desiderano restare e ottenere il permesso di soggiorno e il ricongiungimento con i propri cari.
Molto toccanti e autentiche esperienze di sacrificio e dolore le storie raccontate dai giovani presenti, che hanno lasciato i loro villaggi per sfuggire a persecuzioni, guerre, malattie e malnutrizione. Tutti hanno diritto a difendere la propria vita, ad evitare la morte e a coltivare il sogno di una vita migliore. “Noi siamo musulmani ma non siamo terroristi, noi fuggiamo dall’integralismo e dal fanatismo religioso, non dovete temerci, non rubiamo e non siamo violenti, dobbiamo tutti imparare a convivere nel rispetto reciproco, dobbiamo imparare a non generalizzare e a liberarci dai pregiudizi razziali.” Questo è stato il messaggio unanime espresso dai presenti agli studenti, che hanno condiviso pienamente nella consapevolezza che l’ humanitas ci identifica tutti indistintamente nonostante le diversità somatiche, etniche, linguistiche e religiose, e che, come scriveva Seneca nell’epistola 47 ad Lucilium, ” costui, che tu chiami schiavo, è nato dallo stesso seme, gode dello stesso cielo, respira, vive, muore come te! “

 

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