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lunedì, Dicembre 2, 2024

TAORMINA. DOPO I SALESIANI ANCHE LE FRANCESCANE MISSIONARIE DI MARIA LASCIANO TAORMINA. L’APPELLO DELLA CONSIGLIERA CALTABIANO

AttualitàTAORMINA. DOPO I SALESIANI ANCHE LE FRANCESCANE MISSIONARIE DI MARIA LASCIANO TAORMINA. L’APPELLO DELLA CONSIGLIERA CALTABIANO

Le Francescane Missionarie di Maria, istituto internazionale, sono presenti e operanti  a Taormina dal 1903.

Hanno attivamente collaborato alla continua ricerca di equilibrio sociale tra cultura di custodia della tradizione e integrazione del nuovo, tra gli interessi di guadagno immediato, modelli di vita portati dal turismo e appartenenza fattiva alla vita della città.

In questi  ultimi anni gli istituti religiosi -Salesiani, Suore del Divino Zelo, Francescane Missionarie di Maria e Fratelli Maristi si sono sempre più ridimensionati .

I Salesiani hanno chiuso nel 2015 e i Fratelli Maristi hanno lasciato la scuola che avevano in comodato dalle suore.

Taormina non dispone di strutture in cui coordinare la necessaria assistenza dei poveri e la formazione culturale.

Gli edifici scolastici da anni sono inagibili.

Le Francescane Missionarie di Maria a Taormina dal 1921 abitano un convento del  1500 sottoposto a vincolo artistico storico architettonico delle Belle Arti e di un vasto edificio scolastico costruito nel 1960.

Attraverso il servizio agli anziani e ai giovani, con la stima e l’aiuto della Chiesa locale e della popolazione, nel tempo hanno creato e adattato strutture di accoglienza.

Oggi l’istituto ha deciso di chiudere e mettere in vendita l’intera proprietà. “Questo fatto, afferma Alessandra Caltabiano,  interpella direttamente la nostra coscienza civica e soprattutto la nostra capacità di progettazione, perché non vada perduto o in mano di speculatori , questo bene nato e mantenuto fino ad oggi dalle suore.

La nostra città può permettersi di perdere questo bene?

Può permettersi l’assenza di un richiamo credibile ai valori umani e spirituali ?

Può continuare ad ignorare il problema dei bambini e dei giovani?

Può rinviare ancora progetti di formazione culturale che ridiano un anima alla nostra città?

Davvero non siamo capaci di elaborare insieme un progetto concreto da presentare?

Siamo consapevoli che i problemi si risolvono assumendo ciascuno la responsabilità che gli compete?

La citta’ di Taormina e’ chiamata in tutte le sue parti a non aspettare soluzioni miracolistiche ma riflettere e fare proposte concrete da presentare e valutare tenendo conto di quelle che sono i soggetti  vivi e duraturi di Taormina :la nostra comunità sociale e religiosa e le famiglie.”

 

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