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giovedì, Dicembre 12, 2024

TAORMINA. L’ASSESSORE CALTABIANO AVVIA L’OPERAZIONE VERITÀ E TRASPARENZA

PoliticaTAORMINA. L'ASSESSORE CALTABIANO AVVIA L'OPERAZIONE VERITÀ E TRASPARENZA

Al via l’operazione verità e trasparenza. Ad attuarla  il neo assessore al bilancio Giuseppe Caltabiano. Si tratta di un’analisi approfondita della situazione economica finanziaria dell’ente. Un modo per evidenziare le criticità esistenti ad oggi e tentare di mettere in atto azioni finalizzate a superarle e risolvere.

La situazione non è certamente rosea. A conferma di ciò il fatto che non sono ancora stati approvati il bilancio consuntivo del 2016 e del 2017 ed il bilancio di previsione del 2017. Una circostanza che di fatto paralizza l’attività amministrativa.

“Non è mia intenzione, ha esordito in apertura Caltabiano, criticare né polemizzare con chi mi ha preceduto. Voglio solo cristallizzare qual è la situazione oggi.”

In sette giorni, da quando cioè l’assessore ha preso possesso delle carte,  sono state riscontrate criticità che riguardano più aspetti.  Dal  ritardo dei bilanci  al mancato incasso dei tributi senza dimenticare il mancato accordo dare-avere Asm ed  i debiti fuori bilancio.

“Tutte criticità che inevitabilmente, ha sottolineato Caltabiano, impattano anche sulle risorse umane.” La mancata approvazione dei bilanci infatti non consente di incrementare le risorse umane. Un problema che investe innanzitutto il comparto della Polizia locale che da tempo lamenta la carenza di organico.

In primo piano torna prepotentemente il Lodo Impregilo. “Il comune, fa sapere Caltabiano,  ha chiesto la sospensiva del pagamento e sta tentando di riprendere un contatto diretto con l’impresa al fine di ridefinire il confronto.” Si cerca in pratica di percorrere la via della transazione.

Altra criticità evidenziata dall’assessore al bilancio è rappresentata dal saldo di tesoreria.

Il dato aggiornato al 31 maggio dice che vi è un  utilizzo del saldo di tesoreria di oltre 2 milioni. L’anticipazione di tesoreria, secondo la normativa propria degli enti locali, risulta essere una concessione da parte del tesoriere comunale di liquidità al fine di dar fronte a momentanee necessità di cassa. Quando però, come nel caso del comune di Taormina, l’anticipazione di tesoreria diventa una consuetudine è evidente che c’è alla base una cronica situazione di squilibrio.

La motivazione principale risiede molto probabilmente nell’incapacità fino ad oggi da parte del comune di incassare tasse e tributi. Mancato incasso dovuto non soltanto all’alto numero di evasione ma anche alla lentezza da parte degli uffici preposti a predisporre gli atti necessari.

“Un esempio su tutti, prosegue Caltabiano, il modello F24 per il pagamento della Tari non è ancora stato spedito ai cittadini eppure la scadenza della prima rata era fissata proprio per oggi, o ancora non è ancora stata predisposta la bollettazione per il pagamento dell’acqua relativo al consumo nel 2017.”

Una parentesi a parte va poi aperta per la tassa di soggiorno.  All’appello mancherebbero circa 600 mila euro.

Somme che dovrebbero trovarsi nelle casse comunali ma che gli albergatori non hanno mai versato.

“ Si sta consolidando, ha affermato l’assessore al Bilancio, il fenomeno dell’evasione con posizioni fantasma. Ovvero molte strutture risultano operare normalmente  su siti di booking online ma non si sono registrati alla piattaforma del comune per inserire presenze, e poi ci sono quelle registrate che operano regolarmente  ma non dichiarano le presenze. Poi, ha sottolineato Caltabiano, è giusto dire che  ci sono operatori che si comportano con estrema correttezza. Ma l’evasione di questa tassa non è più tollerabile da questa amministrazione. Conto di incontrare gli operatori delle strutture ricettive per affrontare questa tematica.”

 

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