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lunedì, Dicembre 2, 2024

TAORMINA. POSSIBILE CONTRIBUTO DELL’ENTE PER SALVARE LA LIBRERIA. INSORGONO I CONSIGLIERI CORVAJA E CALTABIANO

PoliticaTAORMINA. POSSIBILE CONTRIBUTO DELL’ENTE PER SALVARE LA LIBRERIA. INSORGONO I CONSIGLIERI CORVAJA E CALTABIANO

A seguito di recente petizione organizzata dalla titolare della libreria Mondadori è stata presentata una interrogazione consiliare a firma dei Consiglieri Caltabiano e Corvaia in cui si è interrogato il sindaco Giardina circa le reali intenzioni dell’Amministrazione comunale sulla richiesta di locali da concedere alla suddetta attività commerciale.

Il sindaco avvalendosi della facoltà prevista dal regolamento comunale non ha voluto rispondere in quella sede, impegnandosi, così come prevede il regolamento, a formulare una risposta scritta entro dieci giorni,

In attesa delle precise e circostanziate risposte del sindaco i consiglieri ritengono utile far conoscere le motivazioni a base della interrogazione presentata.

“Il tema della cultura, si legge in una nota, è troppo serio per essere strumentalizzato da chi essendo in difficoltà economica nello svolgere la propria attività privata chiede aiuti pubblici senza averne titolo. Come evidenziato nell’interrogazione, siamo di fronte ad una pretesa che non ha alcun fondamento nel diritto amministrativo relativamente alla gestione dei beni patrimoniali del Comune e nessuna legittimazione con riferimento alla normativa nazionale che regolamenta le librerie storiche.

Occorre infatti ricordare che trattasi non di libreria indipendente bensì di libreria in franchising e per di più del gruppo Mondadori che, dopo le recenti fusioni societarie con RCS, è il principale gruppo editorialeitaliano in situazione di forte dominanza di mercato, con un bilancio di diversi milioni di euro.

A tutti i firmatari della petizione a difesa della Libreria Bucalo-Mondadorichiedo, chiediamo affermano all’unisono i consiglieri,  dove sono stati in questi 18 anni quando la presenza di 16 insormontabili scalini hanno impedito a tanti anziani o a tutti i diversamente abili costretti in carrozzella a raggiungere la libreria. Adesso che c’è un problema di contratto di affitto, adesso che c’è di mezzo la chiusura dei conti di fine mese, si mobilita la gente su Facebook facendo una battaglia a nome del diritto alla cultura dopo che per diciotto anni questo diritto è stato impedito ad anziani e diversamente abili in carrozzella.

È del tutto evidente che una città come Taormina merita la presenza di una libreria, così come merita la presenza di una sala cinematografica aperta tutto l’anno, così come merita una struttura policulturale di aggregazione degli anziani e dei giovani, così come merita un archivio storico adeguato, così come merita una biblioteca con una dignitosa dotazione di libri.

Siamo carenti su troppe cose e per questo motivo il comune deve anzitutto svolgere il proprio ruolo nei campi che gli sono propri e i privati devono svolgere con professionalità e spirito imprenditoriale le attività commerciali da cui traggono profitto, confrontandosi, come ogni impresa economica nell’attuale sistema economico capitalistico, con la concorrenza e le regole di mercato.

E al momento non ci risulta che gestire una libreria sia un compito del comune.Piuttosto ci aspettiamo maggiori risorse e attenzioni per la nostra biblioteca pubblica.

Qui sì che il comune svolge un proprio ruolo istituzionale.

Fra l’altro è bene ricordare che l’attuale congiuntura economica, seppure con significativi segnali di ripresa, ha creato problemi economici a numerose attività taorminesi di rilievo sia dal punto della storicità del loro insediamento nel tessuto commerciale di Taormina, sia dal punto di vista della tipicità del prodotto commercializzato in grado di essere valido supporto allo sviluppo turistico della città. Eppure nessuna di queste attività si è sognata di chiedere un aiuto diretto al comune, ma si sono rimboccate le maniche e giornalmente lottano per la sopravvivenza della propria impresa.

Del resto è stato ricordato al sindaco che non è competenza del Comune di Taormina intervenire in modo specifico sulle situazioni di crisi aziendale delle attività commerciali taorminesi se non mediante interventi generalizzati a sostegno del commercio, come ad esempio una diversa pressione fiscale o agevolazione nei costi della tariffa smaltimento rifiuti o altri interventi comunque rivolti alla generalità delle attività imprenditoriali taorminesi;

Esattamente il contrario di quello che ha fatto il sindaco Giardina che ha invece alzato le tasse, aumentato al massimo le imposte, elevato alle aliquote massime i costi dei servizi, a fronte di una città sempre più sporca, sempre più caotica, sempre più ingovernata dal punto di vista della viabilità.

Per questi motivi, concludono i consiglieri,  pensiamo che i taorminesi assieme  gli organi di controllo contabile o a quelli preposti all’applicazione del codice penale non capirebbero un contributo o un impegno del comune a favore di una privata libreria Mondadori piuttosto che a favore della biblioteca comunale o della collettività in generale.”

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