Anche il centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania ha aderito alla rete “Vie Sacre di Sicilia” nell’ambito del progetto di eccellenza “Culto e cultura: itinerari di turismo religioso” e nei giorni scorsi ha presentato – in occasione della terza edizione del meeting regionale su “Le vie Sacre in Sicilia” che si è tenuta a Santo Stefano Quisquina nell’Ennese – il “cammino” che interessa la riserva naturale “Isola Bella” di Taormina.
A rappresentare il centro di ricerca universitario la responsabile del progetto ScuolAmbiente Emilia Musumeci e gli esperti Luciano Rapisarda e Mauro Contarino.
Nel dettaglio la Riserva naturale orientata “Isola Bella” di Taormina è stata inserita nell’itinerario denominato “La greenway verso Madonna della Rocca” che prevede la visita della “Perla del Mediterraneo” e successivamente del Santuario Madonna della Rocca situata sul ripido monte che sovrasta il particolare centro turistico internazionale caratteristico per il paesaggio naturale, le bellezze marine ed i monumenti storici.
Il progetto dell’assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo ha lo scopo di sviluppare un efficiente sistema di accoglienza e di accesso dedicato al segmento del turismo religioso e di promuovere una rete regionale di itinerari culturale-religiosi finalizzati alla realizzazione di pacchetti turistici tematici al Cammino di Santiago de Compostela e alla Via Francigena. In questi ultimi anni, infatti, le esperienze personali di camminatori, di appassionati dei cammini, di comunità parrocchiali, di frati, di sacerdoti, di pellegrini di ritorno da Santiago e dalla Francigena hanno dato vita a percorsi tematici in diverse parti dell’isola. Esperienze aperte a tutti, dagli appassionati fino ai veterani, che permettono di riscoprire luoghi della Sicilia sconosciuti ai più dove natura, arte e tradizioni arricchiscono il percorso personale intrapreso lungo il cammino.
L’Isola Bella, considerata la “Perla del Mediterraneo” per l’alto valore paesaggistico, è stata dichiarata nel 1984 monumento di interesse storico-artistico di particolare pregio. Nel 1998 è stata elevata al rango di riserva naturale (rientra anche nei Siti di Interesse Comunitario). La riserva si estende per 10,49 ettari tra il Capo Sant’Andrea ed il Capo Taormina ed è caratterizzata dalla presenza della specie endemica Podarcis sicula medemi, lucertola dalla tipica colorazione rossa del ventre. Ricca anche l’avifauna rappresentata da uccelli marini (Gabbiano Reale, Gabbiano Corso, Martin Pescatore) e da quelli legati agli ambienti delle pareti rocciose (Falco pellegrino, Passero solitario, Rondone maggiore). Numerose anche le essenze endemiche di rilevante interesse scientifico come il Garofano rupicolo, il Cavolo biancastro, il Vedovino delle scogliere e il Limonium jonicum (esclusivo delle rocce marittime situate attorno all’isola e nel prospiciente Capo Taormina).