«Il più grande capolavoro dell’arte e della natura» è la citazione goethiana che invita a guardare, assaporare, gustare e immergersi nel tour che Giulio Greco offre a noi tutti in qualunque parte del globo.
Un video che è in realtà un corto di 4 minuti, uscito tre giorni fa e che già ha totalizzato oltre i 100 mila “mi piace”, destinati a crescere. Un atto d’amore incondizionato verso la sua città, tanto da titolarlo Taummina Bedda nel rispetto verso la propria lingua natìa e verso le tradizioni a cui questo giovane – insieme a un gruppo di amici che insieme a lui hanno collaborato a questo progetto di anni – si aggrappa come ci si aggrappa alla mamma.
Un corto, che ho visto per ben quattro volte, e che mai stanca. Anzi, ogni visione scopre un frame, un angolo, un’impressione che fa sognare, facendo crescere la voglia di venire qui, a Taormina. Per me, che vivo e opero in questa città, non è semplice provare sentimenti di meraviglia. Abituata, e non solo io, a vedere più i difetti che le virtù del luogo e degli abitanti. Ma in questo corto Giulio Greco colpisce allo stomaco e fa risalire su le emozioni fino alla bocca dell’anima. Fa sobbalzare tutti i sentimenti e annebbia il cervello perché spinge a credere che i sogni esistono e che possono essere realizzati proprio in luoghi magici come la nostra Città.
Un viaggio che tocca – scandito dalla musica e dalle immagini – i giorni e le sere, frugando negli angoli d’incanto che Taormina offre ai visitatori e ai suoi cittadini. Ti vien voglia di girare per le viuzze, arrampicarti sino al Santuario della Madonna Rocca, sentirti padrone del mondo, osservandolo da Castel Tauro.
Vieni sospinto a voler conoscere la storia e i monumenti, che sono prima di tutto dettagli architettonici, stratificati nel tempo, dalle varie civiltà qui susseguitesi. Un tuffo a mare o un giro in barca ad ammirare la frastagliata costa che si ammorbidisce, languida, tra le insenature della Baia di Isola Bella o di Villagonia. E i colori, che sono essi stessi patrimonio immateriale. Quei colori che ti vibrano dentro e ti annichiliscono, portandoti a comprendere innanzi alla magnificenza da Muntagna, l’Etna, che poca cosa siamo noi esseri umani, perituri.
Un’opera d’arte nell’opera d’arte, dove i suoni della tradizione si mescolano alle risate e alle parole della gente.
Il cibo di cui riesci quasi a sentire l’odore e il sapore, quando ti si presenta la granita o l’arancino o il cannolo. Vedi mani e vedi sapienza del fare. Vedi artigiani del gusto e artigiani della bellezza, che in questo borgo s’apposta per sorprenderti, negli angoli inattesi. La Taummina Bedda di Giulio Greco, è quella che ci fa riassaporare e rivivere ciò che siamo stati da bambini e da ragazzi e di cui abbiamo, in parte, perso il senso.
Ora fermatevi a riflettere: è un giovane ad aver realizzato questo sogno ed è un “nostro” giovane taorminese. Allora l’orgoglio non può che riempirvi il petto perché abbiamo professionalità e giovani appassionati.
Infatti lascio che sia Giulio stesso a raccontarsi. Io gli ho posto le mie “tre domande” e lui ha aperto la porta sul suo mondo dove l’immaginazione è fondamentale, sognare si deve e avere competenza è imprescindibile per fare la differenza; per mostrare che chi conosce i luoghi, il territorio, le tradizioni e le persone deve essere considerato una risorsa e deve essere messo alla prova.
Prova che Giulio Greco con Taummina Bedda ha superato in modo più che brillante.
- Chi sei e cosa fai?
Il mio nome è Giulio Greco, ho 29 anni e sono nato e cresciuto nella bellissima Taormina, sono un fotografo e un videomaker. Dopo varie esperienze da 4 anni ho deciso di mettermi in proprio.
- Perché l’idea di questo video e come hai sviluppato il progetto?
L’idea di questo video è nata 2 anni fa quando ho incominciato a provare delle nuove tecniche di ripresa che poi ho perfezionato per le clip del video “Taummina Bedda”. Non potevo scegliere soggetto migliore se non la mia Taormina, così ho deciso di riprodurre delle immagini che conciliassero l’amore per il mio lavoro e quello per la mia città. Il progetto è stato sviluppato in due fasi.
La prima fase è stata la raccolta di materiale video e una accurata e paziente selezione; la seconda fase è stata quella del montaggio sia video che audio. Ciò che mi ha spinto maggiormente alla realizzazione di questo progetto sono state 2 persone per me essenziali: il sostegno di Andrea Strazzeri che ha appoggiato totalmente la mia idea e quella di Fabrizio Spartà coordinatosi con Sandro “Hasga” Sterrantino (B4HOUR), che hanno messo a disposizione il loro talento creando una colonna sonora totalmente originale, enfatizzando le emozioni che voglio trasmettere.
- Cosa consigli a chi vuol fare promozione turistica?
A parer mio la parola chiave per la promozione turistica: valorizzazione! Viviamo in un posto meraviglioso e chi, come me, vuole promuoverlo dovrebbe solo esaltarlo attraverso il proprio talento, le proprie tecniche, ma soprattutto trasmettendo tutta la passione e l’amore per ciò in cui si crede.
Per concludere ci tengo a ringraziare tutti quelli che in un modo o nell’altro hanno reso possibile questo progetto.
Giulio, invece stavolta, siamo noi che ringraziamo te e i tuoi compagni in questo viaggio. Speriamo sia solo il primo di una lunga serie e vi auguriamo di volare alto per farci sognare ancora, ancora e ancora perché tu hai ragione: Taummina è Bedda!
Qui il link per vedere “TAUMMINA BEDDA”. Arricriativi!