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mercoledì, Febbraio 12, 2025

ISOLA BELLA. C’E’ TEMPO FINO AL 6 GIUGNO PER OPPORSI

AttualitàISOLA BELLA. C'E' TEMPO FINO AL 6 GIUGNO PER OPPORSI

Potrebbe essere una piattaforma simile a questa nella foto, quella che la “Kioskos sea s.r.l.s” vorrebbe montare nello specchio di mare della Baia dell’Isola Bella. L’immagine riguarda nello specifico un rendering realizzato  dal CISVAM, il Centro Internazionale di Studio per la Valorizzazione dell’Ambiente e del Mare, per il progetto di un ecoporto galleggiante per consentire l’approdo di navi da crociera di piccole e medie dimensioni lungo le coste dell’isola d’Ischia. Un progetto dunque molto diverso da quello della  piattaforma galleggiante che invece la società “Kioskos sea s.r.l.s” ha chiesto di montare nella baia dell’Isola Bella. Il progetto presentato al demanio marittimo riguarda infatti una  piattaforma di 157 mq destinata ad isola relax che dovrebbe ospitare un banco rinfresco, sedie, ombrelloni e anche un piccolo deposito. Questo è quanto emerge dall’avviso firmato dal dirigente del demanio marittimo di Messina e pubblicato all’albo pretorio del comune di Taormina il 6 maggio scorso. Adesso, cosi come prevede la legge, eventuali osservazioni vanno presentate entro 30 giorni. C’è tempo dunque fino al 6 Giugno per opporsi all’ennesimo scempio nella Riserva naturale dell’Isola Bella. Il primo cittadino di Taormina Eligio Giardina fa sapere di essersi già attivato per opporsi e tentare di bloccare tutto. Non abbiamo invece ancora notizie dal Cutgana, il centro di ricerca dell’Università di Catania diretto da Giovanni Signorello, che gestisce la Riserva Naturale Orientata dell’Isola Bella. Sembrerebbe che il centro di ricerca abbia presentato delle osservazioni ma nonostante diverse telefonate e la richiesta di chiarimenti nessuno ha ancora provveduto a farci avere una nota ufficiale. Di ufficiale al momento ci sono solo due dati. Il primo riguarda la richiesta  di autorizzazione che è stata presentata dalla società “Kioskos sea srls”; il secondo riguarda invece un provvedimento dell’assessorato regionale che al momento blocca tutte le nuove concessioni. Un provvedimento, quest’ultimo, legato all’approvazione non ancora avvenuta dei PUDM, ovvero il piano di utilizzo del demanio marittimo che ogni comune deve predisporre e presentare all’assessorato competente. Il tema è quello della fruizione e gestione del mare e delle coste. Il primo comune che in Sicilia ha utilizzato il PUDM per tutelare il proprio territorio è stato Palermo che ha cosi risposto al tentativo da parte di una società di privatizzare gran parte della spiaggia di Mondello. Se infatti è vero che il  rilascio delle concessioni è, per legge, di competenza della Regione, titolare del demanio è altrettanto vero che il “come” dell’uso del demanio è, per legge, di competenza comunale. Le amministrazioni comunali in adesione al dettato normativo e di concerto con la Regione, possono ridefinire dal 1° gennaio 2016 le concessioni demaniali per tutte quelle aree che già sono in possesso della concessione, mentre potrà concedere nuove concessioni già dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale del PUDM in tutte quelle aree che oggi sono sprovviste di concessioni demaniali. 

Sempre facendo riferimento ai vari rendering ecco quale potrebbe essere l’impatto visivo.

(Immagine presentazione CISVAM)

 

 

 

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