“Non è stato mai sottoscritto il contratto individuale di lavoro quale atto formalmente costitutivo del rapporto di lavoro tra il comune di Taormina e il dott. Pappalardo, in quanto il contratto di cui trattasi tra il Comune di Taormina ed il dott. Pappalardo non è stato rinvenuto agli atti dell’ufficio e non risulta, alla scrivente, essere mai stato firmato.”
Lo scrive nero su bianco la segretaria generale del comune di Taormina Rossana Carruba. E scoppia il caso.
La vicenda è piuttosto complicata ed ha implicazioni su più aspetti. Ma andiamo per ordine ricostruendo la dinamica.
Con la delibera di G.M. n.256/2001, si stabiliva di accogliere l’istanza di mobilità presso il Comune di Taormina del dott. Pappalardo Agostino, dipendente di ruolo del Ministero degli Interni -Dipartimento della P.S. con la qualifica di Vice Questore aggiunto, atteso che con la nota acquisita al prot. comunale n° 7187 del 10/07/2001, lo stesso Pappalardo aveva chiesto di essere trasferito nei ruoli direttivi e/o dirigenziali del comune di Taormina. Con la delibera n.265/2001 Pappalardo veniva assunto con la “qualifica” di dirigente del Corpo di P.M. e gli si attribuiva il trattamento economico previsto per la figura di “I dirigente della tipologia di enti locali cui questo Comune appartiene “ stabilendo l’assunzione in servizio entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto di lavoro.
La procedura di reclutamento, anche se avviene attraverso l’istituto della mobilità, si conclude con la stipula del contratto individuale di lavoro a termini dell’art. 14 del CCNL del 10.04.1996, che definisce la forma – scritta – e i contenuti obbligatori del contratto medesimo, nel quale debbono comunque essere indicati: a) data di inizio del rapporto di lavoro; b) qualifica di assunzione e trattamento economico; c) durata del periodo di prova; d) sede di destinazione.
Nel caso specifico però il contratto non sarebbe mai stato sottoscritto.
” Il dott. Pappalardo, evidenzia la segretaria generale, non avrebbe potuto rivestire la qualifica dirigenziale essendo transitato da amministrazione dello Stato in cui ricopriva la qualifica di vicequestore aggiunto, cioè di funzionario direttivo.”
Il comune di Taormina avrebbe dunque proceduto a riconoscere una posizione dirigenziale ad un soggetto privo dei requisiti di legge e contrattuali richiesti per l’inquadramento in funzioni dirigenziali.
Ciò significa che per ben 17 anni il dott. Agostino Pappalardo ha rivestito qualifica primo dirigente senza averne titolo, percependo anche un’indennità di carica per 17 anni che evidentemente non avrebbe percepito da funzionario di categoria D.
“Ne consegue, si legge nella determina, che i correlati atti amministrativi e negoziali sono affetti da vizi radicali che determinano la più grave delle invalidità, vale a dire la nullità. Per quanto sopra esposto, conclude la segretaria generale, è necessario costituire il rapporto di lavoro tra il comune di Taormina ed il dott. Pappalardo procedendo alla sottoscrizione del contratto di lavoro.”
L’intera vicenda passerà adesso al vaglio del nuovo segretario comunale, dal momento che la dott.ssa Rossana Carruba ha appena lasciato il comune di Taormina per prendere servizio a Messina. Prima di andare via ha però consegnato una bella matassa da districare. Sarà interessante capire anche quale sarà la posizione del sindaco Mario Bolognari che all’epoca della delibera sotto accusa, ovvero nel 2001, ricopriva proprio la carica di primo cittadino.
E ancora più interessante sarà capire perché in tutti questi anni nessuno si sia accorto dell’anomalia.