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domenica, Gennaio 19, 2025

TAORMINA. DOMUS ROMANA VILLA SAN PANCRAZIO. PUBBLICO E PRIVATO INSIEME NELL’INTERESSE DELLA CITTÀ

AttualitàTAORMINA. DOMUS ROMANA VILLA SAN PANCRAZIO. PUBBLICO E PRIVATO INSIEME NELL’INTERESSE DELLA CITTÀ

Si conclude oggi la campagna scavi alla Domus romana di Villa San Pancrazio che ha visto coinvolti circa 70 studenti provenienti dalle Università di Messina, Padova, Venezia, Milano, Catania, Enna, Atene, Salonicco, Siviglia e Roma.

Per tutto il mese di luglio, così come ormai avviene da diversi anni,  si è riproposta  l’esperienza del cantiere scuola, aperta alla partecipazione di  studenti e laureati in archeologia di tutti gli atenei italiani e stranieri.

La conclusione di questo ciclo di scavi è stata l’occasione per aprire le porte di Villa San Pancrazio. Un’iniziativa voluta da Mario Bolognari nella doppia veste di Sindaco della città di Taormina e Direttore del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’ Università degli Studi Di Messina.

Un’occasione anche per un confronto tra gli attori in campo in questa vicenda che si trascina da anni e che oggi sembra trovare un punto fermo nella volontà condivisa tra pubblico e privato di valorizzare il sito archeologico e garantirne la libera fruizione.

Perché alla fine ciò che conta è che l’immenso tesoro,  che con impegno e fatica il Prof. Lorenzo Campagna, responsabile scientifico per la ricerca archeologica dell’Università di Messina  insieme ad Alessio Toscano Raffa, coordinatore delle attività di ricerca e a quanti fisicamente partecipano agli scavi, venga restituito alla città e valorizzato.

Ed è su questo fronte che non è possibile scendere a compromessi.

Alla proprietà, la Luxury Collection Srl che possiede già l’ Ashbee Hotel di Taormina, va senz’altro riconosciuto il peso economico affrontato.

Così come ha infatti tenuto a precisare il rappresentate della società,  che detiene la proprietà dell’intera area, fino ad oggi sono stati spesi circa 500 mila euro.

L’intero costo della campagna di scavi è infatti a carico della Luxury Collection srl che ha acquistato la Villa san Pancrazio all’asta per 1 milione 998 mila euro circa.

Apprezzabile lo sforzo economico della proprietà ma molto probabilmente anche inevitabile.

Chi infatti più della Luxury collection srl ha l’interesse a completare i lavori di scavi, mettere in sicurezza l’intera area archeologica, terminare gli interventi di ristrutturazione della Villa San Pancrazio e aprire al pubblico?

Certo esiste il timore rispetto alla gestione futura dell’area archeologica che sarà accessibile, stando al progetto, direttamente dall’hotel. Anche se è stato specificato che il sito archeologico sarò aperto al pubblico in maniera separata rispetto alla parte alberghiera.

Non ci sono dubbi sul lavoro incredibile che sta facendo il Prof. Campagna. Ci fidiamo di chi suda sotto il sole e lavora sodo per riportare alla luce parte della nostra storia.

Ci fidiamo un po’ meno di chi invece coltiva anche legittimamente interessi privati. Ci fidiamo meno perché purtroppo in questi anni abbiamo raccontato fin troppe storie  di speculazione edilizia. Storie di pini marini nella riserva naturale dell’Isola Bella morti improvvisamente, alberi secolari di ulivo come nel caso della Pensione Minerva abbattuti senza alcun rimpianto, o ancora il complesso edilizio di Villa Mon Repos e poi i mosaici d’epoca tarda romana, il cosiddetto “unicum” mortificato dall’orrore del parcheggio Porta Pasquale.

E potremmo proseguire senza timore di smentita. I dubbi quindi ci sono, sono fondati e la presenza della Sovrintendenza non rappresenta motivo di tranquillità. Anzi tutt’altro. La burocrazia ci ha regalato troppe volte delle brutture inenarrabili.

Se penso alle Domus oggi, dopo averle viste, dopo aver visto tanti giovani a lavoro penso che  è proprio il loro sforzo che può regalarci la serenità di credere che Taormina presto avrà un tesoro di inestimabile valore da offrire al mondo.

Certo continua a ronzarmi in mente una domanda: Cosa  vorrà in cambio di tanta generosità la proprietà dell’area? Ovviamente la risposta è una ed una soltanto potrebbe essere, ovvero l’approvazione del progetto che dovrà passare dal consiglio comunale. A riguardo l’auspicio è solo quello di non ritrovarsi a pagare  un pegno troppo alto.

Per il resto voglio concludere girando a tutti voi l’invito del Prof. Campagna: “ Gli scavi della Domus sono aperti a tutti i cittadini, alle associazioni. Basterà chiedere e concordare una visita e sarà possibile verificare cosa si sta facendo alla Villa San Pancrazio.”

Perché è giusto che la città conosca i tesori che custodisce e ne senta in prima persona la responsabilità. La tutela dei nostri beni archeologi, architettonici e paesaggistici ci riguarda. Dobbiamo imparare questo prima di tutto. Coltivare il senso di protezione e  tutela nei confronti della bene comune.

Il prof. Campagna deve sapere e sentire che la città gli è grata per l’immenso lavoro che sta svolgendo con tutta la squadra, la Luxury Collection srl e il consiglio comunale, cui spetterà  l’ultima parola,  non devono  invece dimenticare che la città guarda.

 

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