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domenica, Gennaio 19, 2025

TAORMINA. RIPASCIMENTO IN VISTA PER ISOLA BELLA. LEGAMBIENTE DICE NO

AttualitàTAORMINA. RIPASCIMENTO IN VISTA PER ISOLA BELLA. LEGAMBIENTE DICE NO

Legambiente ha scritto in queste ore una nota al Ministro dell’ambiente Sergio Costa chiedendo la revoca di un finanziamento concesso al comune di Taormina.

Una storia alquanto curiosa. Legambiente infatti nella nota inviata al ministro fa riferimento a un finanziamento di importo pari a 2 milioni e 900 mila euro che il Ministero, prima del Suo insediamento, ha messo a disposizione dalla Regione Siciliana, per il Comune di Taormina, per un piano di interventi di riqualificazione ambientale dell’Isola Bella, motivato da un presunto processo erosivo in atto e basato su ripascimento artificiale.

L’atto accredita, nell’immediato, per mezzo del Soggetto Attuatore per il Commissario di Governo, un fondo per la progettazione delle opere pari a 162.000€. Si tratterebbe di opere per la salvaguardia ed il restauro geoambientale della spiaggia della Riserva Naturale “Isola Bella”, che interessa le cosiddette pocket poches, ovvero le spiagge limitate da promontori aggettanti a mare, di cui la baia dell’Isola Bella rappresenta un bellissimo esempio.

Il progetto prevede la realizzazione di un intervento di ripascimento artificiale, per allargare le spiagge di una quindicina di metri, trasformandole in sabbiose, in contrasto con la loro natura ciottolosa.

Tutto molto interessante se non fosse che come evidenzia Legambiente  “ le spiagge della baia dell’Isola Bella, Riserva Naturale e Sito Natura 2000 non sono mai state interessate da alcun processo erosivo e sono sempre state poco profonde e costituite naturalmente da ciottoli e da blocchi. Inoltre, evidenziano gli ambientalisti, all’interno della baia sono presenti numerosi affioramenti di Posidonia Oceanica, specie protetta, che sarebbe fortemente danneggiata direttamente e indirettamente dall’eventuale ripascimento. In più, nella zona in questione non sono presenti sedimenti compatibili con quelli attualmente presenti, quindi qualsiasi intervento snaturerebbe lo splendido ecosistema esistente. C’è da immaginare, si legge nella nota,  che il mal posto interesse turistico possa spingere a proporre interventi contro natura, che in questo caso porterebbero alla perdita del fascino selvaggio, difficilmente sostituibile artificialmente, di questo luogo.”

Alla luce di tutto ciò Legambiente ha dunque  chiesto che venga revocato il finanziamento previsto per quello che definiscono “ un progetto insensato”.  “Eventualmente, Stefano Ciafani Presidente nazionale Legambiente,  Gianfranco Zanna presidente Legambiente Sicilia e  Anna Noessing presidente del circolo Legambiente Valle dell’Alcantara, suggeriscono di destinare le risorse programmate ad altre problematiche dello stesso specifico territorio, più urgenti e necessarie, che i suoi tecnici, insieme a quelli del Comune di Taormina, non avranno difficoltà a individuare.”

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