Attendono ormai da anni, 6 per l’esattezza, che l’azienda servizi municipalizzati esca dallo stato di liquidazione.
In questi anni i lavoratori dell’Asm hanno più volte evidenziato lo stato di disagio ed incertezza che il prolungarsi di questa situazione crea in maniera non più gestibile.
Stufi ormai di aspettare i lavoratori dopo l’ennesima assemblea minacciano lo sciopero. Ciò che chiedono è la revisione dell’attuale pianta organica e la stipula di un nuovo contratto integrativo aziendale.
Nella nota i lavoratori evidenziato le contraddizioni da parte di Palazzo dei Giurati nella gestione di Asm.
Da un lato infatti in questi anni trincerandosi dietro l’iter della liquidazione è stata affermata da parte degli amministratori l’impossibilità a procedere alla revisione della pianta organica e alla stipula di un nuovo contratto dall’altro lato però viene stabilito l’aumento dei canoni d’affitto, vengono decisi lavori di straordinaria manutenzione, l’ammodernamento del parco mezzi; addirittura si progetta di affidare ad Asm nuovi servizi quando ancora l’azienda è in attesa di ricevere centinaia di migliaia di euro dallo stesso comune per lavori e servizi già realizzati ed erogati.
L’amministrazione ha in questi anni ha anche imposto la gratuità del parcheggio per tutti i dipendenti comunali, rilasciando oltre 250 tessere che circolano per Taormina senza alcun tipo di controllo.
Mentre ai lavoratori è stato vietato di parcheggiare nelle strutture di pertinenza dell’Azienda al di fuori dell’orario di lavoro.
E tutto ciò nonostante il fatto che se fino ad oggi le strutture ed i servizi aziendali hanno funzionato lo si deve solo alla professionalità e al senso di abnegazione dei lavoratori che con grande senso di responsabilità hanno portato avanti i servizi.
Alla luce di quanto emerso, non ravvisando che la problematica possa essere risolta in tempi brevi, i lavoratori si riuniranno nuovamente oggi, alle 12, per pianificare una serie di iniziative volte ad accendere i riflettori della città sulla questione Asm. Per questo, tra Natale e Capodanno, sarà organizzata una manifestazione e non si escludono ulteriori ed eclatanti forme di protesta.