Sono 15 i comune della provincia di Messina coinvolti nell’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SarsCoV2 avviata dal Ministero della Salute e Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana.
Obiettivo dell’indagine è capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Il test verrà eseguito su un campione di 150 mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi.
In provincia di Messina sono 15 i comuni coinvolti nell’indagine:
1. Alì Terme |
2. Barcellona Pozzo di Gotto |
3. Capo d’Orlando |
4. Caronia |
5. Furnari |
6. Gioiosa Marea |
7. Messina |
8. Milazzo |
9. Mistretta |
10. Montagnareale |
11. Santa Lucia del Mela |
12. Sant’Agata di Militello |
13. Taormina |
14. Torregrotta |
15. Tripi |
Le persone selezionate saranno contattate al telefono dai centri regionali della Croce Rossa Italiana, il cui numero inizia con 06.5510, per fissare un appuntamento per il prelievo del sangue, in uno dei laboratori selezionati.
Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio. In caso di diagnosi positiva, l’interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati.
COMUNI JONICI COINVOLTI ALI TERME E TAORMINA
La popolazione di Alì Terme e Taormina sarà contattata dalla Croce Rossa per partecipare all’indagine.
Il rischio, purtroppo evidenziato anche nel protocollo metodologico per l’indagine di siero-prevalenza sul SARS-CoV-2 condotta dal Ministero della salute e dall’ISTAT, è che la persona contattata si rifiuti di sottoporsi all’indagine fin dal primo contatto.
Le linee guida nel protocollo vogliono che l’operatore telefonico cerchi di convincere il soggetto (anche rimandando la decisione finale di qualche giorno) ma in caso negativo, il soggetto verrà dichiarato “rifiuto al primo contatto”.
Potrebbe verificarsi anche il caso della persona che accetta ma non si presenta all’appuntamento. In questo caso gli operatori devono ricontattarla per verificare in concreto l’indisponibilità. Alla fine del processo il soggetto sarà “rifiuto all’appuntamento” ovvero “arruolato”.
Alla luce di queste possibili criticità il primo cittadino di Taormina ha diffuso una nota alla cittadinanza per sensibilizzare la loro partecipazione all’indagine.
“Questa analisi, afferma Bolognari, è importante per la persona selezionata, che viene a sapere se è entrata in contatto con il virus e ha sviluppato gli anticorpi, ma anche per la collettività, in quanto i risultati mostreranno una conoscenza più approfondita dell’evoluzione dell’epidemia.
Il prelievo, spiega il sindaco, sarà effettuato in maniera gratuita, semplice e veloce, soprattutto nella più completa riservatezza. Si tratta di un ulteriore passo sulla strada di una lotta al propagarsi dell’epidemia che insieme abbiamo portato avanti con il lockdown.
Pertanto, il Sindaco invita tutti coloro che riceveranno la telefonata da parte della Croce Rossa di aderire alla richiesta, nella consapevolezza che si tratta di una iniziativa portata avanti dal Ministero e dalle autorità sanitarie regionali e provinciali, nella più totale sicurezza.”