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sabato, Ottobre 12, 2024

FORZA D’AGRO’. REFERENDUM SCORPORO SCIFI’ NULLO. ALLE URNE SOLO 467 VOTANTI. DI CARA “ LA CONFERMA DEL NOSTRO CORRETTO OPERATO.”

PoliticaFORZA D’AGRO’. REFERENDUM SCORPORO SCIFI’ NULLO. ALLE URNE SOLO 467 VOTANTI. DI CARA “ LA CONFERMA DEL NOSTRO CORRETTO OPERATO.”

Non lascia spazio ad interpretazioni il lapidario esito del referendum nella giornata di ieri nei Comuni di Sant’Alessio Siculo e Forza d’Agrò. Solo 467 votanti pari al 18,59% della popolazione si è espresso sull’ipotesi dello scorporo della frazione Scifì dal Comune di Forza d’Agrò e l’accorpamento al Comune di Sant’Alessio Siculo.
Ovvia la soddisfazione dell’amministrazione comunale di Forza d’Agrò.
“ Ancora una volta, afferma il primo cittadino Fabio Di Cara, dal responso delle urne abbiamo ottenuto l’ennesima vittoria e riconferma del corretto operato.”
Schiacciante anche nella frazione il risultato delle urne. Scifì si sarebbe dovuto aggregare a Sant’Alessio Siculo solo per la volontà di 99 elettori su 295.

“In pratica, afferma Di Cara, solo per la volontà di tre o quattro famiglie che naturalmente sono quelle che politicamente sommano sconfitte elettorali sopra sconfitte. L’originaria idea di scorporo, in questi ultimi tempi era diventata il cavallo di battaglia di soggetti che non sono riusciti in alcun modo ad avere un ruolo nel contesto sociale e politico della cittadina Forzese. I fautori dello scorporo erano soggetti che hanno sempre subito sonore sconfitte nelle amministrative oppure non hanno mai avuto nemmeno il coraggio e la possibilità di proporsi come candidati ai cittadini. Ormai la loro voce è raccolta esclusivamente dai social network ove danno sfogo a tutte la loro rabbia. Per fortuna, prosegue Di Cara, l’odio che fomentano dentro se stessi non raccoglie nessun consenso e spesso rasenta il ridicolo. Si è scritta la parola fine, ad un idea priva di ogni reale motivazione. A questi soggetti nel mio ruolo di Sindaco di Forza d’Agrò, prosegue Di Cara, consiglio di dedicarsi ad altre attività e di non sprecare altro tempo. La comunità di Scifi, con la solida vittoria del 2014 ha deciso chi li deve rappresentare e chi deve portare avanti le esigenze della comunità. Vicesindaco, assessore e consiglieri comunali, conoscono bene le esigenze di una comunità e ricevono quotidianamente concrete risposte da parte dell’intera amministrazione comunale. Tutto il resto sono “chiacchiere da bar”. Appare anche singolare l’atteggiamento tenuto da alcuni soggetti politici di Sant’Alessio Siculo, i quali, hanno “cavalcato” il referendum sullo scorporo, per fare della politica locale di infimo livello. Soggetti come il Sig. Santoro Franco e qualche altra “eminenza grigia” locale priva di ruoli politici, infischiandosene della reale problematica di smembramento di un territorio, hanno provato ad anticipare l’inizio della loro campagna elettorale, dichiarando guerra non si comprende bene a chi e spendendo soldi ed energie per sostenere un referendum di cui non ne hanno mai condiviso le idee e gli obiettivi. Da Sindaco che ha vinto molte battaglie elettorali posso solo rilevare che, appaiono soggetti senza futuro politico, in quanto su un elettorato di 1463 votanti, ottenere il consenso di 236 elettori, è un risultato, da “amministratori di condominio” più che da ipotetici amministratori comunali. Parlare di fusione di Comuni, certamente non spetta né ad uno sparuto gruppo di soggetti riuniti in comitato né a soggetti che non godono di alcun consenso. Certamente tale argomento può essere affrontato da amministratori che godono di ampi consensi popolari e possono avviare unitamente ai cittadini possibili idee di sviluppo futuro. In questo momento storico, da Sindaco di Forza d’Agrò, posso dire che, ragionando con un po’ di “fantasia” se di aggregazione si deve parlare questa è proponibile con realtà locali, ove il turismo è già una consolidata realtà. Un centro turistico come Forza d’Agrò che, registra alti numeri di presenze sia a livello locale che regionale, che dà lavoro a molti giovani del comprensorio, deve guardare avanti e avvicinarsi ad altri centri ove il turismo registra numeri maggiori. Ciò significa, che sempre con un po’ di fantasia se di aggregazione si deve parlare la proiezione è verso Letojanni e il comprensorio Taorminese e non verso Sant’Alessio Siculo. Pertanto, conclude Fabio Di Cara, ogni iniziativa di fusione con Sant’Alessio Siculo, ventilata da demagoghi e strateghi appare una fallimentare utopia di chi cerca di ritagliarsi due righe sopra i giornali, senza avere a cuore in alcun senso l’interesse del territorio.”

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